Luigi Coppola
14 aprile 2005
A Cagliari l’ultimo Concerto Aperitivo di stagione
Il quintetto a plettro “Giuseppe Anedda” chiuderà la rassegna sinfonica della domenica mattina

CAGLIARI – Virtuoso epilogo per l’ultima puntata dei Concerti Aperitivi, rassegna di musica sinfonica, promossa con positivi riscontri, dagli Amici della Musica di Cagliari. Elogio delle corde, mandola e mandolino in particolare, nel quintetto “Giuseppe Anedda”, che si esibirà come di consueto, la prossima domenica, diciassette aprile, presso l’Auditorium Comunale in Piazza Dettori con inizio alle dieci e trenta. Il quintetto a plettro “Giuseppe Anedda” nasce in memoria del grande artista recentemente scomparso, profeta del mandolino e dei suoi affini (mandola e mandoloncello). Musicista di fama mondiale, Anedda ha tradotto manoscritti originali di Vivaldi, Pergolesi, Beethoven e tanti altri, approntati per il mandolino. Ha elevato il suono di questo tipico strumento, affrancandolo da stereotipati accostamenti da cartolina, propri di un folklore relegato a letterature minori. Grazie alla sua opera, il mandolino è tornato protagonista nei conservatori italiani e può contare in una scuola che ne rinnova il classico repertorio. I musicisti che compongono il Quintetto, discendono da questa scuola. Alcuni si sono perfezionati sotto la direzione di solisti da fama internazionale. Da anni collaborano con la Scala di Milano ed il Teatro San Carlo di Napoli. Si esibiscono in tutta Italia e all’estero in importanti eventi sinfonici, partecipando a numerosi programmi radiofonici e televisivi. Sono stati protagonisti nell’ultima edizione 2003 del Concorso Internazionale per gruppi strumentali a plettro “Giacomo Sartori” d’Ala di Trento. L’ensamble si compone d’Emanuele Buzi e Norberto Goncalves da Cruz al mandolino, Aldimiro Buzi alla mandola, la chitarra di Andrea Pace, il contrabbasso di Emiliano Piccolini. Emanuele Buzi è il nipote del maestro Anedda. Iniziato dal nonno al mandolino, ha proseguito gli studi sotto la direzione del maestro Dorina Frati, presso i conservatori S. Pietro a Macella di Napoli e Alfredo Casella de l’Aquila. Da solista si esibisce in numerosi concerti in Italia e all’estero, suonando in varie formazioni cameristiche. E’ stato diretto dai maestri Riccardo Muti, Mstislav Rostropovich, Donato Renzetti. Si è esibito in molte città italiane partecipando a numerosi festival tra cui quello di Musica da Camera a Positano. E’ ricordato per il celebre concerto presso il “Camal Resit Rey” di Istanbul. Straordinariamente ricco il palmeres del giovane Andrea Pace, vero talento della chitarra classica, di cui è docente presso l’associazione Amici della Musica “Cesare De Sanctis”. Romano di Genzano, classe 1981, rappresenta una punta di diamante nella musica cameristica italiana. Il suo repertorio include musica sudamericana e segmenti jazz, suonati in collaborazione con vari artisti, fra cui Ada Montellanico. Il quintetto interpreterà brani e sonate di V. Roeser, H. Ambrosius, Y. Kuwahara e Eduardo Angulo. Come nelle precedenti occasioni, il concerto terminerà con la degustazione enologica offerta dalla Cantina di Santadi, compresa nel biglietto d’ingresso di cinque euro.
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