L´animale è stato identificato come esemplare adulto di Tursiope, in avanzato grado di decomposizione. E´ stato affondato in acque profonde
ALGHERO - Il veterinario Domenico Fracassi, responsabile del Centro di Prima Accoglienza per tartarughe e cetacei dell'Area Marina Capo Caccia – Isola Piana, su segnalazione del Cfva, è intervenuto nel lido
di Alghero per l'esame del
delfino trasportato domenica scorsa dai flutti. L'animale è stato identificato come esemplare adulto di Tursiope (Tursiops truncatus), maschio, della lunghezza di 3 metri e del peso di circa 250 kg. in avanzato stato di decomposizione.
Allertata l'Asl è intervenuto il dott. Angelo Calzedda, Area A di Alghero, che ha valutato le condizioni dell'animale, riscontrando l’assenza di lesioni traumatiche esterne e di segni evidenti di malattie
infettive. In considerazione del pessimo stato di conservazione della carcassa il sanitario ne ha disposto lo smaltimento tramite affondamento in acque profonde chiamando a provvedere l'Amministrazione comunale.
L’operazione è stata affidata all'Area Marina Protetta che con la sua equipe operativa coordinata dal direttore Gianfranco Russino e composta da Luciano Lobrano, Alberto Ruiu e Luca Massetti, ha provveduto all’affondamento del cetaceo. I collaboratori dell’area marina, prima dello smaltimento, hanno eseguito i rilievi morfobiometrici e documentato il ritrovamento anche al fine di comunicazione all’Assessorato Difesa Ambiente della Regione Sardegna, al Ministero dell'Ambiente e al Commissario straordinario del Comune.
L’episodio ha verificato positivamente la funzionalità “sistema di rete” messo a punto tra le Area Marina Protetta della Sardegna. Il sistema è stato proposto, a livello nazionale, dal Ministero dell’Ambiente con
apposito protocollo siglato per l’Area Marina di Alghero dal direttore Gianfranco Russino.