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Il Quotidiano di Alghero 20 maggio 2012
EDITORIALE | VaffaGrilloDay
L´editoriale di Alguer.it
EDITORIALE | VaffaGrilloDay

In un titolo geniale del ciclo degli “antenati”, il grande narratore Italo Calvino aveva inventato la storia del «cavaliere inesistente» un eroe ispirato dall’Ariosto, quello dell’Orlando Furioso al tempo del liceo, di cui alla fine non rimane che una vuota armatura. Ci permettiamo una metafora così colta per non sembrare irridenti nei confronti della candidatura di Giorgia Di Stefano sindaco per la lista ispirata a Beppe Grillo. Il rifiuto di partecipare all’incontro promosso ieri, sabato, dal comitato di quartiere di Fertilia, conferma la scelta dei candidati di Cinque Stelle di sottrarsi al giudizio dell’opinione pubblica. E insinua il dubbio che non abbiano argomenti su cui fondare ragionamenti politici per aspirare al consenso degli elettori. Sulle contraddizioni del «grillopensiero» la varietà di giudizi autorevoli, in una gradazione che va dall’irrisione al sarcasmo, dallo scherzo alla satira, dall’insulto alla attenta riflessione, ha esaurito ogni altra considerazione. Ciò che interessa non è tanto la strategia di Grillo per scardinare la malapolitica nazionale, quanto capire come Giorgia di Stefano pensa si declinarla nei territori della conflittualità ideale e politica locale.

Una lettura rispettosa del programma per Alghero di Cinque stelle, a parte qualche innocua tirata demagogica, affronta problemi cruciali e concreti. Chi lo considera un inattuabile «libro dei sogni» o peggio una «favola per gonzi» sbaglia pericolosamente. Altro che antipolitica. Grillo ha già vinto imponendo una sua speciale agenda tutta politica. Michele Serra, intelligente spirito satirico, ha proposto sul Venerdì di Repubblica, per rispondere al colorito e vaneggiante turpiloquio grilliano, una suo personale «VaffaGrilloDay». Aldo Cazzullo su Sette del Corriere della Sera ha esternato il sospetto che i militanti del «nonpartito» di Grillo siano meglio del suo «nonsegretario» (l’invenzione è presa da Le Monde). Perciò ci piacerebbe non poco sapere come pensa di fare il sindaco di Alghero Giorgia Di Stefano. Per fare un esempio concreto, e non si tratta di vis polemica, davvero tutti le saremo grati se ci facesse capire come si traduce in pratica un passaggio importante del suo programma. Proprio nel punto in cui, parlando di «Edilizia privata», si propone: «Prima di lanciarsi in una qualsiasi direzione, i cittadini Algheresi devono essere interpellati per capire quale espansione vogliono per la loro città.»

Non ci sembra infatti per niente banale proporre che tutto deve «passare attraverso la formulazione di progetti appositi e la discussione pubblica sugli stessi». Discussione pubblica appunto. Ma se il «cavaliere inesistente» preferisce trincerarsi dentro la sua vuota armatura, come si potrà arrivare a una virtuosa e trasparente «discussione pubblica»? La domanda non è solo retorica. Siamo consapevoli infatti che le scelte politiche che usciranno dalle urne avranno riflessi su tre grandi punti sensibili dello sviluppo urbanistico della città. Per esempio le aree di Maristella su cui insistono gli interessi del candidato del Pd. Per esempio l’antico progetto di speculazione che per praticità riassumiamo nel nome del consorzio di privati sotto l’egida di Barudi per le aree di Mugoni che sembra interessare il cuore pulsante dello schieramento del centrodestra. Per esempio Maria Pia interessata a un progetto ad alta intensità speculativa tutto a vantaggio dei privati sebbene si tratti di aree pubbliche. Ha ragione il programma di Cinque Stelle. C’è una sola tutela democratica contro la speculazione priva di ogni etica economica: la trasparenza sulle decisioni, sui progetti, sugli esiti finali. Cinque stelle non può nascondere le sue risposte dietro le arringhe di Grillo quando salirà sul palco di Alghero. Ovviamente lo stesso ragionamento va applicato a Pierluigi Bersani, anche lui prenotato per il comizio clou della campagna elettorale del centrosinistra. E non sarà il solo.

Possiamo avere queste risposte Beppe Grillo? Forse no. Le pretendiamo invece, democraticamente, da Giorgia Di Stefano. E anche dagli altri candidati. E dai loro supporter nazionali: ci saranno il deputato scrittore Dario Franceschini, lo scrittore deputato già magistrato Gianrico Carofiglio. Ieri sabato, girava per la città anche Renzo Lusetti dell’Udc con Francesco Sasso. Post scriptum sempre uguale. Ci piacerebbe sapere perché i candidati grillini non hanno fatto propria la campagna di Alguer.it, ancora trascurata dagli altri partiti, per la trasparenza dei redditi dei candidati a guidare il Municipio di Alghero nei prossimi 5 anni. Serve infatti far capire che una scelta volontaria può diventare qualificante per la propria campagna elettorale. Ci sembra utile perciò chiudere l’editoriale di oggi con la mail che ci ha mandato Walter Tore candidato con il Partito democratico: «Credo che questa mia informativa possa contribuire a portare il dibattito sulle elezioni verso quel livello di conoscenza, consapevolezza e trasparenza che i cittadini sempre più fortemente richiedono. Il mio Reddito Imponibile, come da dichiarazione dei redditi del 2011 relativo all'anno di imposta 2010, è pari a 38.429 euro. Possiedo una casa in cooperativa e una Hyundai Matrix del 2005».
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