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Marco Vuchich
2 luglio 2003
In Consiglio approda il caso delle concessioni sui litorali
Il problema ha ormai raggiunto una dimensione preoccupante, tale da intaccare l´immagine turistica della città. Per Antonio Costantino bisogna anche considerare i benefici in termini di servizi

Con l´arrivo della stagione balneare gli algheresi hanno improvvisamente ritrovato lo stesso problema che li aveva accompagnati nell´estate del 2002, ovvero la mancanza di spiaggelibere, soffocate dalla crescente proliferazione di mini stabilimenti balneari sorti come funghi e di cui non si riesce a fermare la proliferazione. Non c´è voluto molto, quindi, perché il caso giungesse in consiglio comunale. Nella seduta di mercoledì 18 giugno il problema è stato sollevato dall´esponente dei Ds Claudio Montalto, che ha denunciato quella che può considerarsi come una vera e propria "ingerenza" nel territorio di Alghero da parte della Regione Sardegna. Montalto sottolinea la necessità di un "piano spiagge" che metta il Comune in condizione di riappropriarsi dei propri litorali dando, nel contempo, ai cittadini la libertà di usufruire di un accesso libero alle coste. Alla richiesta dell´esponente di minoranza ha risposto l´assessore Caria che ha ribadito come la Regione, alle continue richieste dell´amministrazione di evitare un uso scriteriato delle spiagge, abbia sempre risposto in modo negativo, affermando la propria priorità di decisione sul territorio demaniale.
Carlo Sechi (Alghero Viva) ha denunciato il fatto che il problema ormai è da prenedere seriamente e che deve far riflettere tutti. "Se l´immagine del turismo algherese è soprattutto balneare – dice Sechi - dobbiamo renderci conto che l´utilizzo degli arenili a pagamento penalizza anche i turisti che vivono nelle seconde case, oltre ai cittadini residenti". Infine conclude affermando che bisogna alternare spiagge in concessione con spiagge libere per tutti, tutelando l´immagine di Alghero, in modo che le coste della Riviera del Corallo continuino ad essere percepite in modo positivo e comunque sempre fruibili da tutti. Il consigliere Sardistas, Antonio Costantino, ha posto l´accento sul fatto che l´argomento non va affrontato solamente prendendo in considerazione le concessioni balneari, il più delle volte viste come "occupazione" del suolo pubblico, ma soffermandoci sul fatto che queste realtà imprenditoriali offrono sul litorale algherese anche tutta una serie di servizi altrimenti inesistenti. Per Giancarlo Spirito (PPS) l´assenza di un "piano spiagge" è una debolezza di lunga data del consiglio comunale e dell´intera città e per tale motivo sollecita l´assemblea civica ad attivarsi al più presto per fornirsi di un efficace strumento di regolamentazione.
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