Stefano Idili
13 maggio 2005
“Jazz op - Jazz a Cinecittà”, la riscoperta della musica cinematica
Marco Tiso, per l’occasione sarà il direttore dell’Orchestra Jazz della Sardegna e prenderà spunto dai temi originali dei grandi maestri delle colonne sonore per una personale elaborazione degli stessi

SASSARI – La vera musica italiana. Così si può definire quella che tra la fine degli anni ‘50 e metà dei’70 fu prodotta da alcuni mostri sacri del Jazz come colonne sonore dei film dei grandi maestri del cinema. Quella fu una lunga e felice stagione del cinema italiano che vide la nascita e lo sviluppo della "commedia all´italiana", ed ha annoverato spesso tra i temi sonori alcuni tra i sapori più caratteristici e particolari del Jazz. L’Orchestra Jazz della Sardegna si è cimentata nell’ardua impresa di far riscoprire al pubblico le gemme di quel genere definito anche “Lounge”, dove gli accompagnamenti orchestrali costruiscono tappeti sonori sognanti e ricchi di melodie sensuali. Ed è proprio il progetto inedito “Jazz op – Jazz a Cinecittà” ad inaugurare il 16 maggio al Teatro Verdi di Sassari e il 17 al Teatro Costantino di Macomer la stagione concertistica 2005 dell’Associazione Blue Note Orchestra. Al pubblico verrà presenta una produzione originale commissionata e scritta appositamente da Marco Tiso per una prima esecuzione assoluta da parte dell’Orchestra Jazz della Sardegna. Da "I soliti ignoti" di Monicelli, con il felice utilizzo del commento sonoro jazzistico di Piero Umiliani, proprio da quel momento, il jazz ha avuto per lungo tempo un suo spazio nel cinema italiano. Musicisti come Armando Trovajoli, Piero Piccioni e lo stesso Umiliani, pur avendo all´attivo colonne sonore di tutti i generi, sono comunque, in origine, musicisti di jazz, così come grandi interpreti di questo linguaggio sono alcuni degli straordinari solisti che riconosciamo in quelle incisioni, da Chet Baker a Gato Barbieri ad Helen Merril , fino alle prime prove degli allora giovanissimi Enrico Pieranunzi, Giovanni Tommaso, Enrico Rava, Bruno Biriaco, Franco D´Andrea. Per ricordare il connubio che unì il grande artigianato cinematografico italiano a quello, altrettanto grande, della musica d’ispirazione jazzistica, si vuole riproporre il materiale dell´epoca, arrangiato con rigore quasi filologico dal compositore e musicista romano Marco Tiso, che per l’occasione sarà anche il direttore dell’Orchestra Jazz della Sardegna, e prendere spunto dai temi originali per una personale elaborazione da parte dei musicisti dell’Orchestra Jazz della Sardegna. Il programma dei concerti verterà sulle rielaborazioni di celeberrimi brani tratti dalle colonne sonore di film quali "I soliti ignoti" e "Urlatori alla sbarra" (con musiche di Piero Umiliani), "La vita Agra", "Un italiano in America" e "Fumo di Londra" (musicati da Piero Piccioni), "Il sorpasso" (musiche di Riz Ortolani) e "Sette uomini d´oro" (musiche di Armando Trovajoli), tra gli altri.
Nella foto: l´Orchestra Jazz della Sardegna
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