S.A.
3 settembre 2012
Torres femminile "a casa" di Rossella Urru
La squadra di calcio sassarese non si è dimenticata della promessa fatta e consegnerà la coppa per il tricolore alla cooperante rapita nei mesi scorsi. L´incontro si terrà giovedì alla presenza del sindaco Ganau e della presidente Giudici

SAMUGHEO - «Torneremo per incontrare Rossella». Con queste parole il 3 maggio scorso, quando ancora la cooperante sarda Rossella Urru era nelle mani dei suoi rapitori, il presidente della Torres Leonardo Marras, aveva salutato i rappresentanti istituzionali del paese in provincia di Oristano.
In quella circostanza, tutta la squadra rossoblu, all'indomani della vittoria del sesto scudetto, si era recata a Samugheo, per tenere alta l'attenzione sulla vicenda di Rossella, aveva incontrato le istituzioni e aveva fatto visita ai genitori della ragazza, per testimoniare la propria vicinanza e solidarietà. La vicenda, qualche settimana più tardi si è risolta nel migliore dei modi, con la cooperante che è stata liberata e ha potuto far ritorno a casa.
La Torres, non si è dimenticata della promessa fatta e per presentarsi ufficialmente in vista dell'avvio ormai imminente della nuova annata agonistica, ha scelto di tornare a Samugheo, dove incontrerà Rossella, alla quale consegnerà la Coppa ricevuta in occasione della conquista del tricolore. L'incontro ci sarà giovedì 6 settembre alle 11, nelle sale del Museo dell'Arte Tessile Sarda di Samugheo. Saranno presenti il Sindaco di Sassari Gianfranco Ganau e il Presidente della Provincia Alessandra Giudici.
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