Alguer.it
Notizie    Video    Alguer.cat   
NOTIZIE
SardegnaTurismo Alguer.it su YouTube Alguer.it su Facebook
Alguer.itnotiziesardegnaCulturaArte › Manuel Attanasio in Sala Duce
Mariolina Cosseddu 24 settembre 2012
Manuel Attanasio in Sala Duce
Martedì 2 ottobre alle ore 19 nella Sala Duce di Palazzo Ducale a Sassari, in presenza del Sindaco di Sassari Gianfranco Ganau e all'Assessore alle Culture Dolores Lai, verrà inaugurata la mostra dell'artista Manuel Attanasio
Manuel Attanasio in Sala Duce

SASSARI - È un dramma in più atti l’operazione artistica che Manuel Attanasio allestisce negli spazi di Sala Duce, un dramma privato e solitario, elaborato e sciolto nell’atemporalità della rappresentazione.
Il titolo della mostra -La prima stanza- non vuole indicare luoghi fisici e concreti semmai spazi della memoria e del vissuto dove si è consumato un rapporto intenso e incancellabile come quello che lega un padre ad un figlio. La perdita diventa esperienza esistenziale da investire nel progetto strutturale e segnico che costituisce l’ossatura della mostra e che acquista un significato più ampio ed evocativo dall’unione con le creazioni musicali che accompagnano le singole installazioni.

Vengono da una dimensione metafisica le figure che, delineate con segno deciso e netto, si profilano altere e surreali sulle grandi stele lignee. Apparentemente vicine ad un’iconografia primitivista alludono, in realtà, ad una forma virtuale ed immaginifica che niente concede alla fisicità certa e referenziale. Date con linearismo sintetico e fluido, che la matita traccia sulla superficie calda del legno, le figure mescolano aspetti sessuali e simbolici di ambigua natura e propongono alchemiche visioni di dee-madri o di enigmatiche divinità androgine. Seppure vivono in una condizione bidimensionale e ieratica, le immagini grafiche sono cariche di luce e di energia, di tensione e ansiosa presenza, nonostante la negazione di qualsiasi identità somatica.

Frutto di un sogno astrologico-visionario, il lavoro di Manuel Attanasio procede, nelle opere di piccole dimensioni, per fasi più minute e ravvicinate dove si assiste ad un sistematico processo di parcellizzazione del corpo umano. Sezioni anatomiche occupano parti assimetriche di piccoli cubi in cui avviene la trascrizione concettuale di una corporeità fittizia ed ideale. L’azzeramento del colore, il chiaroscuro leggero, l’assenza di plasticità, creano una mappatura mentale del corpo come luogo simbolico dell’origine del tutto. Per questo su un grande cerchio bianco sospeso nello spazio della sala si proiettano le immagini di queste opere che accentuano così l’evanescenza del loro essere, la loro illusoria consistenza nella dinamica continua del procedere, in antitesi alla statica delle forme materiali isolate sulle pareti.

Le installazioni sonore non sono mero complemento dei lavori a parete: nascono al contrario come necessario supporto e di cui amplificano il valore allusivo e sensoriale. Elaborate da Roberto Schirru, sotto la regia di Manuel Attanasio, le partiture di musica elettronica sono concepite come momenti a se stanti in diretto rapporto con le installazioni lignee che, però, nell’insieme delle sonorità, ritrovano l’unitarietà del tutto. Ultimo atto di un lavoro impegnativo e coinvolgente, la mostra di Palazzo Ducale chiude un ciclo che acquista il sapore di una discesa nelle profondità del sentire, un viaggio a ritroso che libera la mente e assicura la dissolvenza dei fantasmi.



Hosting provider Aruba S.p.A. Via San Clemente, 53 - 24036 Ponte San Pietro (BG) P.IVA 01573850516 - C.F. 04552920482

La testata usufruisce del contributo della Regione Sardegna Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport
Legge regionale 13 aprile 2017 n. 5, art. 8 comma 13

© 2000-2025 Mediatica SRL - Alghero (SS)