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Gianni Marti
24 maggio 2005
Tedde a Pisanu: «consentiteci di smaltire le alghe nelle fosse fangose marine»
Tedde spiega che il decreto Ronchi le definisce rifiuti solidi, ciò comporta il loro conferimento in discarica secondo le procedure e con le tariffe previste per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, con notevoli difficoltà in fase di stoccaggio e di trasporto e con un pesante aggravio di costi. Perchè non disperderle nelle fosse fangose in mare?

ALGHERO – Il sindaco di Alghero Marco Tedde si rivolge al Ministro degli Interni Beppe Pisanu e con una missiva invoca il suo intervento affinché sia possibile superare un problema che da anni crea non poche difficoltà al Comune di Alghero, ed in generale a tutti i Comuni costieri, sotto il profilo ambientale ed economico. Nello specifico Tedde si riferisce alle onerose incombenze derivanti dalla formazione dei depositi foliari di Posidonia Oceanica (volgarmente denominata “alga”) che durante le mareggiate autunnali ed invernali si adagiano sugli arenili ricoprendo la totalità delle spiagge della Riviera del Corallo. Il sindaco scrive che la presenza di tali depositi costituisce un impedimento alla balneazione ed ad una normale fruizione delle spiagge, ragion per cui, con l’approssimarsi della stagione turistica, ogni anno il Comune di Alghero deve provvedere all’asporto meccanico dei depositi foliari. Ma il problema è che «il decreto n. 22 del 5 Febbraio 1997 (meglio noto come decreto Ronchi) - spiega Marco Tedde - sembrerebbe classificarli tra i rifiuti. Ciò comporta il loro conferimento in discarica secondo le procedure e con le tariffe previste per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, con notevoli difficoltà in fase di stoccaggio e di trasporto e con un pesante aggravio di costi. In realtà la Posidonia Oceanica – prosegue il sindaco nella sua lettera - è a tutti gli effetti una risorsa ambientale e non un rifiuto urbano come impropriamente e rigidamente considerata dal decreto Ronchi». Per queste motivazioni il sindaco Marco Tedde si rivolge all’Onorevole Ministro Pisanu affinché intervenga presso il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio per far sì «che sia prevista la possibilità di non considerare la Posidonia una rifiuto, in quanto tale non è, disponendo, in deroga a quanto stabilito dalla legge 27 marzo 1998 e dell’art. 7 del Decreto Ministeriale del 5 febbraio 1998 n. 22, che sia consentita la rimozione delle foglie di Posidonia Oceanica spiaggiate mediante dispersione in mare in fosse fangose (cosiddetti fonds de rouissage) e per l’utilizzazione nel settore agricolo senza sottostare alle norme che regolano attualmente la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti e la disciplina sui fertilizzanti. Oppure, in alternativa – conclude il sindaco di Alghero Marco Tedde - emani un circolare interpretativa che in relazione al fatto che il detrito vegetale marino ed in particolare quello della Posidonia Oceanica è un materiale che non ha ancora completato il proprio ciclo biologico, giustifichi la inapplicabilità di quanto disposto dalla legge 27 Marzo 1998 e l’articolo 7 del Decreto Ministeriale n. 22 del 5 Febbraio 1997, consentendone la rimozione e la successiva dispersione in mare in fosse fangose (cosiddetti fonds de mouissage) o l’utilizzo nel settore agricolo senza sottostare alle norme che regolano la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti».
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