L´intervista a Paola Tilloca, una madre algherese che ritorna sul tema della casa, chiede sostegno e un incontro al sindaco Lubrano per l´applicazione della legge per le famiglie numerose
ALGHERO - «Ribadisco e chiedo l'applicazione della legge per le famiglie numerose da affiancare alle graduatorie delle case popolari». L'appello è di Paola Tilloca, una madre algherese di 6 figli che ritorna sul tema della casa, uno dei più controversi nella politica del territorio. Ad Alghero non si costruiscono alloggi popolari da decenni, e nemmeno se ne parla.
Troppo prematuro, forse, chiedere ad un'amministrazione comunale insediata da pochi mesi di rivoluzionare stagioni di politica distratte (è un eufemismo) sull'argomento. Tuttavia, l'attenzione alle famiglie e ai loro bisogni, un'abitazione in primis, è l'urgenza di una città che chiede ascolto attraverso le parole di una donna che in passato ha fatto gesti estremi come uno sciopero della fame, ma ha anche cercato la ribalta politica, candidandosi a consigliere nelle ultime elezioni, per dare risalto alla sua causa, che è poi è quella di centinaia di concittadini.
Novecentosessanta risultano essere gli iscritti nelle due graduatorie, tutti con la necessità di farsi assegnare un appartamento. «Purtroppo nessun vantaggio - dice Paola nell'intervista - per chi ha un nucleo numeroso come il mio, e allora cosa dovrei fare? Augurarmi di avere un figlio disabile o far vivere i miei figli in una casa non idonea e correre così il rischio di farmi togliere la custodia?». Per questo la donna chiede che da Alghero si inizi a riflettere sulla legge per le famiglie numerose, la 551/61, risalente agli anni '60, quelli del boom economico e anche demografico.
Allora le famiglie numerose erano più di 2.800.000 (oggi 180mila) e lo Stato aveva pensato ad una disposizione giuridica che avesse come obiettivo la tutela dei nuclei con almeno 5 figli in diversi aspetti della vita, dal lavoro, ai corsi di addestramento, alle tasse universitarie, all'edilizia popolare, ma che oggi è pressochè inapplicata a tutti i livelli, nonostante ci sia un richiamo anche nell'31° articolo della Costituzione. Per questo l'appello finale di Paola è nei confronti del primo cittadino: «Chiedo a Lubrano di incontrarmi, è il nostro sindaco, è il mio sindaco».
Nella foto: Paola Tilloca