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S.A.
2 novembre 2012
Pagamenti alle imprese: «Governo intervenga»
Il governo consenta alla Regione di sforare il patto di stabilità
Altrimenti non ci saranno soldi da spendere per i sardi e le aziende: l´appello del presidente di Confapi Sardegna

CAGLIARI - «Il consiglio dei ministri venga in aiuto alla Sardegna allentando i cordoni rigidi del patto di stabilità. Altrimenti sono a rischio tutti i pagamenti della Regione, quelli alle imprese e quelli a tutti i sardi, stipendi dei regionali inclusi». Il presidente di Confapi Sardegna, Francesco Lippi, chiede l'intervento di Palazzo Chigi dopo il provvedimento varato dal governo Monti che impone al pubblico di pagare le fatture entro 30 giorni prorogabili a 60, con penali e interessi di mora che arrivano all'8-10 per cento.
Intanto l'incapacità di incassare i crediti in tempi ragionevoli ha determinato oltre il 30% dei fallimenti delle imprese. Infatti i ritardi nei pagamenti e la mancanza di liquidità hanno spinto nell'ultimo anno molte imprese sarde a richiedere capitale di terzi perché obbligate a generar cifre d’affari. Un'impresa su tre non riesce a ottenere accesso al credito e molte banche hanno chiesto indiscriminatamente il rientro di fidi e ora stentano a erogare credito, se non a condizioni molto restrittive.
«L'introduzione - spiega Lippi - di nuove norme che vengono incontro alle esigenze di un mercato che non poteva continuare a "finanziare" la Pubblica Amministrazione devono però potersi coniugare con le reali disponibilità di cassa delle amministrazioni locali, oggi vincolate da un Patto di stabilità che stride con i tempi di difficoltà e di crisi». «Il patto di stabilità al pari delle norme sui pagamenti - continua Lippi - è determinante per la sopravvivenza della Sardegna. È necessario intervenire con urgenza, altrimenti sarà il caos. Non possiamo permetterci di tenere soldi i cassa solo per rispettare un patto che rischia di strangolare l'Isola e la nostra economia»».
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