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Antonio Sini
9 giugno 2005
Assessore Carboni: «La pulizia delle spiagge è iniziata nel mese di marzo!»
«I fondi a disposizione non consentono certo di dispiegare un esercito di uomini e mezzi su tutto il litorale». Assessore fermi le ruspe!

ALGHERO - Puntuale e meticolosa la risposta del Dr Francesco Carboni, anche se dobbiamo confermare in toto quanto contenuto nel nostro articolo. L’intervento è nato da segnalazioni di operatori turistici che ci hanno fatto vedere lo stato precario della pulizia delle spiagge. Ciò premesso crediamo che la risposta dell’Assessore Carboni sia meritoria d’essere pubblicata, poiché condivisibile, perché noi crediamo fermamente in tutto quanto afferma: Assessore vigili sulla rimozione della Posidonia spiaggiata, se può ne faccia lasciare il più possibile, perché crediamo che la presenza di trattori che “arano quotidianamente” la sabbia, abbiano irrimediabilmente compromesso il sistema di piccole dune che si stava creando dopo l’inverno. Sappiamo bene che la Posidonia Oceanica non è “spazzatura”, si adoperi allora perché le spiagge vengano mantenute in ordine con rastrelli e pale. Bandisca i mezzi meccanici dopo la prima pulitura! Ecco l’intervento dell’Assessore:
«Nel leggere l’articolo pubblicato il 31 maggio scorso dal titolo “Povero turista: pulizia delle spiagge in ritardo”, nella mia funzione di Assessore all’Ecologia e Ambiente mi preme precisare che, come annunciato, la pulizia delle spiagge è effettivamente iniziata nel mese di marzo 2005, ovviamente compatibilmente con le condizioni meteo-marine. Sottolineo che l’impegno dell’Assessorato da me retto ha preso la decisione di indirizzare i lavori di pulizia prioritariamente sulle zone in concessione, consegnando agli operatori balneari i tratti di arenile da loro gestiti pronti per l’effettuazione della pulizia di rifinitura di competenza. Poiché i fondi a disposizione non consentono certo di dispiegare un esercito di uomini e mezzi su tutto il litorale, e in considerazione del fatto che le condizioni meteo-marine non sono state le più favorevoli in questa primavera, si è fatto quanto è stato consentito dai pochi giorni di vero bel tempo. Infine, con dispiacere, rilevo che ancora oggi si continua a confondere ciò che è spazzatura con ciò che è parte integrante del ciclo vitale del mare, ossia il distacco delle foglie di Posidonia dalla pianta madre con conseguente spiaggiamento. E’ forse opportuno ricordare che la struttura portante delle nostre spiagge prevede la presenza delle foglie di Posidonia, ed ancora che la struttura di buona parte delle dune di Maria Pia ha trovato stabilità non solo grazie alla piantumazione della pineta ma anche, e in alcuni casi soprattutto, grazie alle foglie di Posidonia.
L’Amministrazione Comunale non può che tenere presente questo dato di fatto: il prelievo della Posidonia in maniera indiscriminata, soprattutto con condizioni meteo-marine del tutto sfavorevoli, che non consentono allo strato superficiale della sabbia una perfetta asciugatura, avrebbe come ricaduta l’inevitabile depauperamento degli arenili, essendo impossibile, in quelle condizioni, un’efficace vagliatura della Posidonia spiaggiata. Il prelievo della Posidonia deve quindi essere conciliato con la necessità di tutelare gli arenili da un artificiale impoverimento degli stessi, cosa che l’Assessorato all’Ecologia e Ambiente, per quanto tecnicamente possibile, sta effettivamente facendo, nella speranza che turisti e non si rendano conto che un piccolo “disagio estetico” ha come contrappeso la salvaguardia del patrimonio naturale». Come si legge l’intervento dell’Assessore Carboni sembra quello di un ecologista convinto, cosa della quale non dubitiamo, certo è che fra il suo pensiero e la realtà dei fatti e dell’operare in spiaggia, c’è un pò di differenza. Ma il Carboni pensiero ci piace, vorremmo che lo mettesse in pratica soprattutto in quei punti in cui la rimozione delle Posidonia Oceanica ha compromesso anche la naturale barriera contro l’erosione del mare. Sarebbe molto importante se l’Assessore Carboni volesse indicare a tutti i gestori di spiagge in concessione dove devono smaltire un rifiuto speciale, che altro non è se non il segno tangibile della salubrità del nostro mare.
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