I dati della stagione 2012 sulle presenze nelle strutture ricettive accompagnati da un´analisi sul comparto del presidente del Consorzio Turistico Riviera del Corallo, Stefano Visconti, intervistato dal Quotidiano di Alghero
ALGHERO - Messa in archivio la stagione 2012, contraddistinta da 519mila presenze in strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere associate, contro le 531mila del 2011 e le 580mila del 2010 è tempo di fissare l’attenzione sulla stagione 2013. Traendo tuttavia dal recente passato le informazioni necessarie per poter programmare meglio il futuro. E' il presidente Stefano Visconti a presentare il report di fine anno del Consorzio Turistico Riviera del Corallo.
Dai dati emergono alcune indicazioni utili a tracciare un andamento del comparto e dei segmenti turistici in calo o al contrario che tengono nel territorio. Ad esempio, ed è una nota positiva, le migliori performance in termini occupazionali sono state assicurate da quegli hotel sul mare in area extraurbana che meglio identificano nell’immaginario del turista il principale motivo per trascorrere ad Alghero il proprio tempo libero: spiagge bianche, mare, sole e relax. Per queste strutture, si passa da 117mila presenze del 2011 a 127mila del 2012, segnando una migrazione di soggiorni dall’agglomerato urbano ai lidi fuori città.
«Ad un’analisi più attenta - evidenzia Visconti - parte di questo progresso deve essere attribuita agli investimenti messi in campo dagli imprenditori per rinnovare le proprie strutture, abbassando in questo modo il livello di vetustà dei propri involucri a beneficio della soddisfazione del cliente. Un primo indicatore che dovrebbe infondere coraggio nella classe imprenditoriale non proprio rassicurata dall’andamento dei propri bilanci e da una marginalità operativa lorda, quando esiste, ridotta al lumicino».
Qualche riflessione da parte dell'imprenditore alberghiero sui numeri già a disposizione per Capodanno: «l’occupazione media ad oggi delle camere negli hotel associati è ancora inferiore al 50% del totale, anche se vale la pena sottolineare che la tendenza del cliente è ormai quella di sciogliere la riserva sul se e sul dove passare le vacanze sempre più a ridosso delle stesse, sperando nei “last minute”. Troppo ottimistico quindi ipotizzare il pienone. Non aiutano, finora, prezzi competitivi per camere e servizi offerti, addirittura inferiori al listino applicato nel 2011. Non aiuta il programma del Cap d’Any figlio della spending rewiev, anche se con spunti interessanti. Questo fatto in qualche modo ridimensiona l’interesse di chi pensi di brindare al nuovo anno nel lembo più a ovest della Catalogna di Spagna».
E infine i malumori per l'anno che verrà, soprattutto legati al tema dei trasporti: da una parte «la spada di Damocle legata alla guerra in atto tra compagnie Mayor e quelle Low Cost, che oggi sbarcano in Sardegna 3 milioni e mezzo di passeggeri, dei quali un terzo ad Alghero»; dall'altra «le incertezze legate al trasporto via mare, già responsabile di gran parte dei mancati arrivi di turisti sull’isola».
Nella foto: Stefano Visconti