Antonio Sini
16 giugno 2005
Il futuro per Maria Aurora Salvagno parte da Firenze
Convocata in Nazionale nella staffetta 4x100, per la Coppa Europa che si terrà a Firenze, con lei sprinteranno le rivali di sempre Pacini e Arcioni, sono il futuro azzurro in pista

ALGHERO - Per Maria Aurora Salvagno è arrivato il momento tanto atteso: la convocazione in Nazionale per la Coppa Europa. La manifestazione si terrà a Firenze da Venerdì a Domenica p.v.. Insieme a lei gareggeranno le rivali di sempre ovvero la Pacini e la Arcioni, correranno la staffetta 4x100. La cosa salta subito all’occhio: le juniores convocate per la Coppa Europa a Firenze sono già una bella realtà.
Va detto che il caso delle velociste Maria Aurora Salvano, Claudia Pacini, Giulia Arcioni e, non è certamente isolato nella storia della partecipazione azzurra al torneo continentale. E, tuttavia, nemmeno così frequente che tre giovani di grande talento si presentino così prepotentemente alla ribalta. Forza dei risultati conseguiti
Il terzetto Salvagno- Pacini-Arcioni, ha già dimostrato ai Mondiali tenutisi a Grosetto del 2004 di avere un potenziale interessante nella staffetta. Allora, integrate dalla ligure Simona Ciglia, migliorarono in batteria il primato italiano juniores con 44.82 e quindi conquistarono un inatteso sesto posto in finale, pur peggiorando la prestazione cronometrica del turno eliminatorio: un piazzamento corrispondente ad un secondo posto virtuale in chiave europea, alle spalle delle francesi. Ora c’è da dire che le tre azzurre hanno tutte migliorato le proprie prestazioni individuali in questa stagione: Claudia Pacini e Maria Aurora Salvagno piazzandosi nell’ordine in occasione della finale tricolore con 11.73 e 11.79, mentre Giulia Arcioni ha messo a segno nel primo scorcio dell’anno tempi come 11.79 regolare e 11.64 ventoso, esprimendosi ad alto livello anche nei 200 metri. Decisamente c’è la possibilità di sognare una finale individuale in Lituania, ma le prospettive sembrano anche più ambiziose se si pensa alla staffetta.
Tre ragazze con un unico obiettivo, imporsi definitivamente nello sprint. Maria Aurora Salvagno è l’ultimo esponente della grande tradizione sarda della velocità: basti pensare a nomi come quelli di Floris, Marras, Puggioni e, tra le ragazze, al grande talento, in parte purtroppo inespresso, di Annarita Angotzi. Ma la ragazza di Alghero ha dovuto lottare per raggiungere gli obiettivi: difficile allenarsi con continuità, pressata dagli impegni della scuola, e così, fino ad un paio d’anni fa, si erano un po’ vanificati gli sforzi appassionati del suo tecnico Marco Ciccarella. Ora le difficoltà sembrano definitivamente appianate: Aurora vive ormai l’atletica in modo semi-professionale, praticamente su quella pista di Alghero che le autorità cittadine hanno reso agibile proprio sull’onda dei suoi successi. Lei ha messo in carniere anche un posto nella finale dei 200 all’EYOF di Parigi 2003, una specie di rassegna europea “under 18” e sicuramente non ha intenzione di lasciare isolato questo risultato nella sua personale bacheca. Per Maria aurora Salvagno, la gazzella della Riviera del Corallo, tesserata con il Cus Sassari, una grande conferma, per Marco Ciccarella allenatore ombra, che su di lei punta a occhi chiusi, un appuntamento con la storia dell´atletica. E allora aspettiamo di vedere in pista Salvagno sperando che un alito di vento la spinga verso il successo che merita, perché inseguito a costo di faticosi e lunghi sacrifici.
Nella foto: Marco Ciccarella e Maria Aurora Salvagno
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