S.A.
22 gennaio 2013
Blue Tongue: 9mila animali abbattuti
Aziende al tracollo: danni per oltre due milioni di euro, la Regione Sardegna intervenga subito è l´appello di Coldiretti

CAGLIARI - «La situazione è gravissima, occorre immediatamente un intervento della Regione Sardegna per ristorare i capi morti nelle decine e decine di aziende che hanno subito i danni. Le aziende sono allo stremo» esordisce così il presidente della Coldiretti Sardegna Battista Cualbu, sulla la drammatica situazione creata nelle aziende dalla diffusione della Blu tongue.
La Sardegna rischia di vivere il dramma di un decennio fa, dove in poco tempo la malattia, allora sconosciuta, causò decine di migliaia di capi morti ed abbattuti per il diffondersi del virus. Da allora la situazione è cambiata nel tempo con una progressiva diminuzione del fenomeno. Quest’anno però le persistenti temperature elevate anche in autunno hanno fatto si che in presenza del sierotipo 1 del virus, la blu tongue si diffondesse ancora una volta pesantemente nelle campagne.
Il bilancio è drammatico, in pochi mesi, i capi morti ed abbattuti sono arrivati ad essere 9.000 ma gli accertamenti ancora in corso sembra che portino questo numero a circa 10.000. I danni nelle campagne ammontano ad oltre 2 milioni di euro. Le aziende colpite sono circa 600.
Le aree piu colpite sono l’Ogliastra ed il Sulcis, dove era stato garantito già due mesi fa dagli assessorati competenti un intervento immediato.
«La Regione Sardegna aveva rassicurato tutti gli allevatori sui ristori per le morti dei capi e per i mancati redditi: ora chiediamo che si faccia chiarezza sugli assessorati per definire chi deve provvedere agli indennizzi, ma chiediamo soprattutto che le promesse vengano mantenute, ad oggi nessun intervento concreto è stato licenziato dall’amministrazione regionale» è l'appello di Cualbu e del direttore Luca Saba.
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