P.P.
29 gennaio 2013
Alghero, Diabetologia: ancora proteste
In una lettera pubblica la portavoce dei pazienti e utenti del servizio di diabetologia di Alghero, attualmente coordinato da un solo medico, si rivolge al direttore generale dell´Asl affinché intervenga sulle gravi carenze che impediscono il diritto alla cura del cittadino

ALGHERO - «Dopo le numerose sollecitazioni per porre rimedio alla situazione venutasi a creare nell'unità di diabetologia, rimasta con un solo diabetologo per la sospensione del contratto fatto scadere anticipatamente il 31 dicembre 2012, anziché il 31 maggio 2013, del medico che un anno e mezzo fa, è arrivato per sopperire alle difficoltà di un reparto rimasto, come oggi, con un solo diabetologo, il direttore generale dell'Asl aveva promesso a suo tempo una soluzione in tempi brevissimi, ma il tempo è trascorso, fino ad ora nulla di fatto» così si esprime la signora Maria Verdina Dinapoli, in una lettera pubblica firmata a nome di tutti i pazienti e utenti che attendono una risposta dai vertici Asl.
I problemi della sanità rimangono sempre in primo piano ad Alghero. Il servizio di diabetologia, che garantisce prestazioni specialistiche a più di 2000 pazienti, rimane coordinato da una sola unità medica. E' stato bandito il concorso, i cui termini per la presentazione delle domande, sono scaduti il 22 gennaio, ma ad oggi non è stata ancora nominata la commissione esaminatrice, sebbene il reparto viva in assoluta difficoltà.
«Se si vuole attuare la politica del risparmio al sistema sanitario, si può fare, senza ledere alcun diritto fondamentale di cura, forse basterebbe monitorare meglio la spesa - evidenzia la signora Dinapoli che aggiunge - che sia in atto, da tempo la volontà di un declassamento, dei servizi sanitari ad Alghero, lo sappiamo benissimo, lo conferma la bozza dell'atto aziendale presentato dall'Asl n.1. Un ridimensionamento che non può essere accettato dai cittadini. «Siamo stanchi di essere considerati figli illegittimi di questa azienda» conclude l'utente che sperava in una maggiore sensibilità da parte dei vertici Asl. «Noi cittadini, utenti e pazienti abbiamo bisogno di risposte certe e puntuali» conclude la portavoce nella lettera.
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