A.B.
11 marzo 2013
Domani la conferenza sul Pontificato di Benedetto XVI
Laici e cattolici verso un nuovo Umanesimo? E´ il tema che sarà trattato domani sera ad Alghero, nelle sale della Fondazione Siotto

ALGHERO – “Laici e cattolici verso un nuovo Umanesimo? Appunti per intendere il Pontificato di Benedetto XVI” è il tema che sarà trattato domani, mercoledì 13 marzo, dalle ore 18.30, nelle sale della “Fondazione Giuseppe Siotto”, in via Marconi, in una conferenza con Sergio Sotgiu, docente di Filosofia nei Licei, nonché coordinatore della Scuola di Lingua e Cultura Italiana per Stranieri dell’Università degli Studi di Sassari. Sarà Gabriel Cardi, docente in Materie letterarie molto noto e stimato in città, ad introdurre l’argomento.
«Quale è il messaggio lasciato da Benedetto XVI? Perché la scelta di abbandonare la carica papale quasi d’improvviso? Che cosa farà il Pontefice fino alla conclusione della sua vita?». Sono le domande più frequenti che si pone la gente comune, in parte rasserenata ed in parte turbata per una scelta che nessuno si attendeva. Il breve pontificato di Papa Ratzinger è comunque destinato, al di là delle emotività che potrebbero essere state suscitate oggi nell’uomo della strada, a lasciare un solco indelebile nella storia della Chiesa e dell’Umanità. Ratzinger, da gran teologo, ha riposto l’attenzione verso due valori oggi in crisi: la “Carità” e la “Verità”. Che ne sarebbe dell’Umanità se mancasse la Carità? Il voler bene l’altro come se stessi è fattore cardine regolatore della pacifica convivenza tra le persone e tra i popoli. L’esercizio della Carità aiuta ciascuno a ritrovare se stesso e soprattutto a scoprire la profonda umanità che è nel prossimo. Carità e Verità sono un binomio inscindibile ed indispensabile per il progresso dell’umanità. L’enciclica “Caritas in veritate” è emblematica circa quanto detto sopra. È un’enciclica che da uomini di cultura credenti e non credenti è stata giudicata come il documento più organico offerto alla riflessione dell’umanità, più di altri preparati dall’Onu.
Benedetto XVI, con le sue riflessioni sul futuro dell’Umanità, ha saputo sollevare l’interesse dei non credenti come anche degli esponenti delle altre religioni. Il vero nodo della questione oggi non è obbligare chicchessia ad avere un credo religioso. La questione è in altri termini: anche il non credente deve agire con il suo prossimo come se Dio esistesse. Questo è l’antidoto contro la tentazione, di sempre, dell’uomo di volersi sostituire a Dio e, in quanto tale, ad esercitare il proprio potere di dominio nei confronti dei suoi simili fino anche a renderli oggetti. Il fenomeno del nazismo è un esempio storicamente recente.
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