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Carlo Mannoni 13 maggio 2013
L'opinione di Carlo Mannoni
Su Maria Pia occorre fermarsi e discutere
<i>Su Maria Pia occorre fermarsi e discutere</i>

Le opere e relativi investimenti immobiliari, previste a Maria Pia nei programmi della giunta Tedde, compaiono nella totalità del programma triennale delle opere pubbliche della giunta Lubrano di prossima approvazione. Stesso importo e stessa dicitura. Sono, è vero, indicate solo in una bozza, ma se la bozza del programma triennale esprime la volontà del sindaco, e non c'è da dubitarne, ciò sta a significare che la giunta in carica condivide appieno l'intervento che aveva trovato riconoscimento nel piano triennale 2011/2013 della giunta Tedde. Ove si consideri che quando un'opera viene inserita da un comune nel suo programma triennale delle opere pubbliche con la dicitura "capitale privato", ciò sta a significare che l'opera stessa, proposta dal privato, è assunta a pieno titolo nella pianificazione comunale, e se ne condividono, quindi, contenuti e finalità, viene spontaneo porsi qualche domanda.

La prima è se i 135 milioni siano tutti riferiti, come dovrebbe, ad opere pubbliche, ovvero interventi di pubblico interesse ed a esclusiva fruizione pubblica. E, in caso di risposta positiva, se tali opere siano essenziali alla comunità algherese. La seconda è quale sia la contropartita chiesta dalle imprese proponenti al comune di Alghero, dato che questa è costituita, normalmente, nel diritto di gestire le opere, a tariffa ovviamente, per un periodo abbastanza lungo da consentire il recupero dell'investimento oltre alla realizzazione dell'utile. La contropartita consiste invece, in questo caso, in "diritti urbanistici", ovvero nel riconoscimento delle potenzialità edificatorie di alcune aree private con adeguato premio in cubature?

La terza attiene alla sensibilità del sito di Maria Pia, che non può essere vista, a mio avviso, se non in un unicum con il complesso dunale e naturalistico di incomparabile bellezza su quale si affaccia il compendio. Che idea si abbia di quest'area e del suo sviluppo, che non sia solo quello dell'investimento immobiliare, non è dato sapere. Non se ne parla, insomma nei documenti ufficiali di questa giunta. Ma non se ne parlava neanche nei documenti della giunta Tedde, solo una mezza riga con scritto: "Opere di riqualificazione urbanistica e ricettiva nell'area comunale di Maria Pia", 135 milioni, investimento privato.

Se cercate una motivazione, un ragionamento nelle delibere della giunta Tedde e del Consiglio comunale di allora, non ne troverete traccia. La quarta sta nella trasparenza dei comportamenti pubblici. Il Puc è fermo al palo e può darsi che ciò derivi da ragioni politiche più che giustificate che andrebbero comunque comunicate ai cittadini algheresi. Ma se ciò è vero, che fretta c'è oggi di anticipare il Puc con un investimento immobiliare di tali dimensioni senza neanche presentarlo prima, per un approfondito dibattito, alla città di Alghero?

Nel mio articolo del 14 giugno 2012 su Sardegna Democratica dal titolo "Capo Caccia sa chi vincerà le elezioni algheresi" [LEGGI] mi ero riferito esplicitamente, poco prima del ballottaggio, a questo intervento. Se il sindaco di Alghero cancellerà dalla bozza del programma triennale l'intervento a Maria Pia sostenuto dal capitale privato vorrà dire, meglio tardi che mai, che ha, in questi giorni, cambiato avviso e che Capo Caccia aveva visto giusto. | UN PARCO URBANO A MARIA PIA: PETIZIONE
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