Il presidente del Sistema Turistico Locale del Nord Ovest Sardegna, Enrico Daga, parla di vera disgrazia e chiede al sindaco un autorevole intervento anche alla magistratura
ALGHERO - «E' bene che il sindaco in primis si rivolga alla magistratura. Se ci sono responsabili di questa ennesima coltellata al cuore per la nostra economia devono essere individuati. Quando accadono fatti così gravi, non si può fare spallucce e prendersela col destino cinico e baro».
Sono le prime dichiarazioni a caldo dell'assessore provinciale e presidente del Sistema Turistico Locale del Nord Ovest Sardegna, Enrico Daga, all'
ordinanza emanata dal sindaco di Alghero che interdice la balneazione in un lungo tratto di mare, tra i più frequentati della città di Alghero.
«Inoltre sempre il Sindaco, usi tutta l'autorevolezza di cui dispone, e chieda l'intervento della Regione attraverso misure speciali. Tra marea gialla e divieto di balneazione - sottolinea Enrico Daga - da soli non ce la potremo fare. Ripeto, servono misure urgenti e speciali a sostegno di una località in tremenda agonia. Vero che la regione non può fare finta di niente, ma serve che qualcuno rappresenti con fermezza la catastrofe in corso».
Nella foto: parte del tratto di mare interdetto alla balneazione