Ezio Stentella
12 luglio 2003
Italia dei Porti, incentivo per la cultura nautica
Al tour velistico, approdato in questi giorni ad Alghero, è abbinata la trasmissione televisiva che vedrà protagonista il nostro porto nella giornata di venerdì 29 agosto

Sono ormeggiate presso la banchina Dogana le due imbarcazioni a vela, modello Comet 38 piedi, che partecipano al tour "L´Italia dei porti". Una sorta di giro d´Italia a vela, cui partecipano sedici ragazzi, tra i diciotto e i vent´anni, più quattro skipper. La bella avventura, ripresa dalle telecamere, diventerà poi una trasmissione televisiva, in onda su Rai due a partire da venerdì 11 luglio. Bisognerà però attendere fino al 29 agosto per poter assistere alla puntata registrata in questi giorni ad Alghero, seconda tappa sarda del viaggio, dopo Villasimius, ed ultima, prima del gran finale ad Imperia. Lo scopo dell´iniziativa, ideata dall´AMI (Assistenza Mare Italia), in collaborazione con un pool di aziende nazionali, è quello di risvegliare l´interesse dei media sul diporto nautico, "una realtà che in Italia da lavoro a settantamila persone, e genera un fatturato di 10 mila miliardi delle vecchie lire", come è stato ricordato nel corso della conferenza stampa in municipio. Malgrado questi dati, infatti, questo mondo godrebbe di scarsa attenzione e mon sempre i diportisti avrebbero a disposizione delle strutture adeguate. Enzo Biassoni, di Sinergie, la società che cura la produzione del tour, ha voluto precisare come l´iniziativa non sia animata da alcuno spirito polemico. "Quello che si vuole trasmettere –ha detto- è un messaggio di speranza e di ottimismo: i porti italiani, nonostante i disservizi continuano a vivere". Si intende, cioè, stimolare in chiave positiva, diffondendo la cultura del diportismo, con tutti i valori di rispetto del mare e dell´ambiente che seguono, ma anche far conoscere quali tesori naturali, artistici o storici stanno dietro ogni porto turistico. Un modo alternativo per mantenere alto il livello di attenzione sui problemi, che, come si è detto, non mancano. Così, secondo Claudio Parodi, skipper sardo de "L´Italia dei porti", gli aspetti da migliorare sarebbero molti anche ad Alghero. "Ad una buona sicurezza per la barca in ormeggio, fanno da contro altare la mancanza di un servizio di vigilanza, per esempio, o di un internet point. Oggi il collegamento alla rete è uno strumento importante per chi va in mare. Altre carenze sono relative a servizi più tradizionali, come bagni e docce. Abbiamo incontrato, poi, delle difficoltà nell´effettuare il rifornimento di acqua e di viveri, operazioni sempre molto particolari, quando vanno eseguite su una barca".
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