L´appello di rendere fruibile il sito arriva dal Wwf Alghero che chiede all´amministrazione comunale di istituire una conferenza di servizi pubblico-privata destinata a riaprire anche la villa romana poco distante
ALGHERO - Dopo la
villa romana, la Wwf Alghero rivendica la fruibilità del villaggio nuragico di Sant’Imbenia nella baia della Ninfe. «Se Alghero ha un significativo patrimonio storico-artistico da valorizzare perché dobbiamo rassegnarci a vedere i nostri studenti che hanno acquisito specifiche competenze senza nessun tipo di occupazione nel settore della fruizione dei beni culturali?» si chiede il presidente dell'associazione ambientalista, Carmelo Spada.
E parte proprio da questo quesito il nuovo appello all'indirizzo del sindaco Stefano Lubrano.
Il complesso nuragico è costituito da un nuraghe complesso, formato da una torre centrale, due minori, un bastione e da un villaggio di capanne, solo parzialmente esplorato e messo in luce in seguito ai lavori di sistemazione del campeggio, avvenuti negli Ottanta.
«Il sito nuragico e la villa romana distanti poche centinaia di metri - ha aggiunto Spada - se fossero fruibili offrirebbero un significativo documento della frequentazione umana della baia delle Ninfe, oggi all’interno dell’attuale Parco Regionale di Porto Conte. I due siti potrebbero diventare un unico contesto storico-archeologico di ineguagliabile portata da valorizzare e rendere concretamente fruibile con conseguente occupazione giovanile». Il Wwf auspica una conferenza di servizi tra le istituzioni pubbliche e le proprietà private affinché si giunga ad un protocollo di intesa per consentire in tempi rapidi la fruizione dei due contesti archeologici e offrire concrete possibilità occupazionali per le nuove generazioni. «Questa deve essere una priorità per le istituzioni, per la politica, per chi amministra un territorio, una città» ha concluso l’esponente del Wwf.