Carlo Mannoni
6 ottobre 2013
L'opinione di Carlo Mannoni
Centrosinistra algherese rischia l´autogol
Da ragazzi, ad Alghero, quando improvvisavamo tra amici una partitella di calcio succedeva, talvolta, di confondere i ruoli tra compagni ed avversari. Giocando senza maglia si finiva infatti, ogni tanto, per togliere la palla al proprio compagno o di passarla all'avversario. Assistendo, in questi ultimi giorni, al crescendo della crisi politica algherese mi pare di essere tornato indietro di oltre cinquant'anni e di rivivere una di quelle partite. Nel centro sinistra sembra, infatti, che gli attori/giocatori facciano a gara nel togliersi la palla a vicenda fino a passarla all'avversario, invitandolo quasi a far gol.Qualche esempio? Eccoli. Quattro consiglieri del Pd, oltre al segretario cittadino, annunciano, senza avere la forza dei numeri dalla loro parte, una mozione di sfiducia nei confronti del sindaco. L'onorevole Mario Bruno, presente alla conferenza stampa, chiede addirittura scusa alla città per aver indicato Stefano Lubrano nel ruolo di sindaco. Passati pochi giorni uno dei quattro (il consigliere Tanchis) si defila, mentre Gabriella Esposito non può firmare la mozione per il suo ruolo super partes di presidente del consiglio comunale (ma allora perché è intervenuta, anche duramente, in quella conferenza stampa?).
Accade così che la mozione di sfiducia viene disconosciuta da quattro consiglieri del Pd su sette pur essendo stata decisa praticamente all'unanimità dal direttivo cittadino, e, seppure annunziata, non può essere pertanto presentata. Al suo posto viene protocollata in consiglio comunale una mozione, durissima nei confronti del sindaco, sottoscritta dai soli consiglieri Daga e Cacciotto che sancisce il fallimento dell'esperienza Lubrano e chiede l'azzeramento della giunta al completo. Pochi giorni prima alcuni consiglieri della lista Lubrano avevano chiesto, a loro volta, le dimissioni del presidente del consiglio comunale Esposito perché non più garante dell'imparzialità nei confronti dei consiglieri. E più a sinistra? C'è un' Alghero Migliore, che ha dimezzato la sua rappresentanza da due a un consigliere, attacca gli alleati Pd e Alguerosa e sostiene con Graziella Serra, per un un'ultima prova ancora, il sindaco Lubrano. Nel frattempo ha perso il consigliere Natacha Lampis che, considerata fallita l'esperienza di governo comunale, annuncia il suo voto favorevole solo per i provvedimenti coerenti con il programma elettorale di coalizione. Alguerosa, a sua volta, considera conclusa, con due dei tre consiglieri (Accardo e Moro) l'attuale consiliatura e annuncia il proprio voto favorevole ad una mozione di sfiducia al sindaco. Il terzo consigliere, Valdo Di Nolfo, che esprime un assessore di riferimento nella giunta comunale nella persona di Romina Caula, si dimostra, invece, il più strenuo difensore del sindaco in carica.
Nel frattempo tre dei quattro capogruppo della coalizione di governo ((Tedde, Serra e Melis) affrontano in un duello da Orazi e Curiazi, i tre consiglieri del Pdl Tedde, Martinelli e Pais sull'aumento delle tariffe nelle mense scolastiche che i primi tre negano mentre i restanti tre confermano, lasciando in chi segue la disputa un dubbio irrisolto sul significato dei numeri e sul valore del calcolo matematico. A duello ancora in corso ecco la mozione di Daga e Cacciotto che, se raccoglierà i voti necessari, accerterà il fallimento dell'esperienza da sindaco di Stefano Lubrano. Per essere approvata ha però necessariamente bisogno dei voti dell'opposizione. La voteranno tali consiglieri oltre ad alcuni della maggioranza? E se così sarà, chi potrà dire di aver vinto? Infine il sindaco. Spettano a lui le decisioni ultime ma pare voler giocare di rimessa, accontentandosi più di un pareggio (ovvero il tirare a campare) che di una vittoria almeno osata per il bene di Alghero. Tra le sue positive realizzazioni ne ha esaltate due: i fuochi artificiali di Ferragosto e le maggiori presenze turistiche di questa estate rispetto alla precedente. Troppo poco, francamente, per rimediare ad una crisi politica, programmatica e amministrativa che si è sempre più aggravata e che preannuncia per il centro sinistra algherese un irrimediabile autogol. A meno che non si rimedi in tempo.
*già assessore ai Lavori Pubblici della Regione Sardegna
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