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Alguer.itnotiziealgheroPoliticaPolitica › «Sinistra morta». Pillole Lubrano
Sara Alivesi 9 novembre 2013 video
«Sinistra morta»
Pillole Lubrano
Il sindaco uscente spara a zero sui sei consiglieri di maggioranza che dimettendosi hanno decretato la fine della consiliatura e non solo. Le immagini dalla conferenza stampa a Sant'Anna


ALGHERO - L'attesa ultima conferenza stampa del sindaco Stefano Lubrano - che verrà sostituito nelle prossime settimane da un commissario straordinario dopo le dimissioni della maggioranza dei consiglieri comunali che hanno messo fine alla sua consiliatura - con «due buone notizie»: la salvaguardia dei posti di lavoro per i 26 addetti annuali ai parcheggi e i 54 dipendenti della società in house. «Questo - dice - per dimostrare alla città e a quei sei consiglieri della maggioranza che hanno tradito e negato la democrazia in questa città che chi aveva voglia di lavorare e precisi obiettivi, alla fine li ottiene».

La parola che il primo cittadino uscente ripete, davanti alla stampa e qualche cittadino curioso arrivato a Sant'Anna, è «il cambiamento»: quello che aveva annunciato in campagna elettorale dopo oltre un decennio di centro-destra; quello che i consiglieri dimissionari durante i sedici mesi di mandato «non hanno compreso e accettato per profonda immaturità e incapacità», ma anche per «miseria e meschinità politica»; «quello di dire le cose come stanno». Se un mea culpa deve essere fatto - ma solo dietro domande dei giornalisti - è quello «di essersi fidato delle persone» e forse nella comunicazione «non sempre al meglio». Per il resto, il vincitore delle Comunali del giugno 2012 (con Pd, Lista Lubrano, Alguerosa e C'è un Alghero Migliore) elenca «i successi» degli ultimi sedici mesi, primo fra tutti quelli finanziari: «se Alghero si è salvata è grazie a questa amministrazione perchè gli anni 2012 e 2013 sono stati devastanti, per i conti delle scelte fatte sugli investimenti precedenti». E riferisce alcuni dati: 600 le persone incontrate, «in media 3 o 4 ogni giorno» nel suo ufficio; 484 i lavoratori «a cui è stata mantenuta o data una busta paga» (tra In house, Secal, Linea 3, addetti ai parcheggi ecc.); 400mila euro di tagli «i cui effetti si vedranno nel 2014»; i numeri sulla «straordinaria stagione turistica per la bontà delle scelte fatte su eventi e coinvolgimento delle associazioni». Di cui si è parlato in «Rai, Mediaset, Corriere della Sera e persino Nanni Moretti sull'Avanguardia». Sarà perché il regista e attore com'è noto è un frequentatore assiduo della Riviera del Corallo.

Sulle incompiute celebri: Puc, Calich e nuovo appalto della nettezza urbana ammette che i lavori erano in corso, ma il suo piano dei primi 100 giorni [GUARDA] indicava un cronoprogramma diverso e più tempestivo su tre ferite aperte del territorio. Anche qua tira in ballo i sei consiglieri «che hanno tradito» e che non avrebbero stimolato le questioni e che avrebbero fatto meglio «a studiare e prepararsi». Nomina Natasha Lampis e Rosa Accardo tra le donne, ma i passaggi più duri sono riservati al suo avversario da sempre (si sono scontrati anche nelle primarie) Enrico Daga e il consigliere regionale Mario Bruno, suo ex mentore. Il primo, «il ragionier Daga» è accusato di aver giocato con le nomine in Giunta e partecipate, oltre «ad accumulare cariche e indennità» e respinge la richiesta dello stesso a dimettersi dal Parco «la follia la lascio ai folli»; sul secondo dice: «mi ha chiesto una verifica dopo solo due mesi e dire che era a conoscenza di tutte le decisioni». «Ed è stato lui - aggiunge - a cercarmi, ad agosto nel 2011 nel mio albergo, a casa mia, perché lui non voleva fare il sindaco». Sfumato, dunque, oltre ai sogni del centro-sinistra, anche il "leggendario" accordo tra i due nel distributore di Giave per lanciare la discesa in campo.

Si spoglia spesso degli abiti politici il sindaco durante la conferenza dove invita i suoi detrattori ex alleati «ad andare a lavorare e darsi da fare». E fa una riflessione lapidaria sulla coalizione e gli animi che l'hanno composta: «la sinistra in questa città non esiste». Anche se tra i consiglieri che l'hanno sostenuto ci sono Maria Graziella Serra (C'è un Alghero Migliore) e Valdo Di Nolfo (uscito recentemente da AlgueRosa e sbarcato a Sel) (oltre agli esponenti Pd Franco Calvia, Gavino Scala, Matteo Tedde e Gavino Tanchis ndr). Per il resto fuoco e fiamme sul Pd - del quale annuncia non farà più parte - e AlgueRosa. Al quesito finale se si ricandiderà per le prossime elezioni risponde: «me lo hanno chiesto in tanti, ci sto pensando e lo dirò in questi giorni, ho la gente con me». E annuncia a breve uno o più confronti pubblici per incontrare la cittadinanza.

24/10/2025
Ovunque si parli di Sardegna, si parla di Alghero. Eppure oggi sembra quasi che qualcuno voglia metterla in secondo piano, dimenticando la sua forza, la sua storia, la sua centralità. Alghero è una città che deve tornare a lavorare sulle proprie idee e rivendicarle, senza permettere che vengano diluite in logiche regionali che spengono la sua unicità



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