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Antonio Burruni 5 novembre 2005
Cemento sulla spiaggia di Maria Pia
«Uno scempio ambientale i lavori di restauro dell´ex scuola vela»
«I restauri alla vecchia casupola della ex scuola di vela sul litorale di Maria Pia, si sono trasformati in lavori di ampliamento di una costruzione della quale non si sa ancora l´uso futuro», denuncia il capogruppo di Stella Nascente
Cemento sulla spiaggia di Maria Pia. «Uno scempio ambientale i lavori di restauro dell´ex scuola vela»

ALGHERO - Due variazioni di bilancio approvate, ma l´attesa era tutta per il punto successivo: il nuovo capitolato per la gara d´appalto del servizio di nettezza urbana. Dopo oltre tre ore di discussione l´argomento è stato rimandato al 16 novembre. La riunione era iniziata con le brevi segnalazioni dei consiglieri verso l´amministrazione. Ombretta Armani, rappresentante di Arcobaleno-Stella Nascente ha richiamato l´attenzione su quello che ha definito «uno scempio ambientale», già segnalato inutilmente nella primavera scorsa. «I restauri alla vecchia casupola della ex scuola di vela sul litorale di Maria Pia, si sono trasformati in lavori di ampliamento di una costruzione della quale non si sa ancora l´uso futuro», denuncia il capogruppo di Stella Nascente che si chiede se diventerà un ristorante, una rivendita alimentare o un´abitazione. «E´ una vergogna che il dio-cemento stia arrivando a questo punto - ha detto - è uno scempio dell´ambiente e bisogna intervenire». Ma l´accusa della professoressa va anche verso le istituzioni: «Nessuno è intervenuto, alla faccia del buon senso e della salvaguardia ambientale». L’immobile gode di una regolare concessione edilizia. «Mi chiedo se e come l´ufficio salvaguardia del paesaggio sia intervenuto», conclude. La risposta dell´amministrazione è affidata ad Angelo Caria. L´assessore ha rivelato che nel 2003 il demanio regionale aveva negato l´affidamento della zona al comune e la successiva domanda per la partecipazione alla gara era arrivata in ritardo di qualche ora per disguidi postali. «Le leggi non permettono la somministrazione di alimenti e bevande entro i 40 metri dal mare – assicura l’assessore - abbiamo diffidato la Regione da concedere eventuali permessi. Credo che la concessione edilizia sia un atto dovuto, ma non abbiamo autorizzato un collegamento fognario». Dà man forte alla segnalazione-denuncia della Armani, Gianni Cherchi, presidente del gruppo misto: «Non so che permessi siano stati dati, - ha detto - ma sicuramente non stiamo parlando di una semplice ristrutturazione. E´ un fatto grave e il Consiglio Comunale deve intervenire rapidamente».



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