Pierpaola Pisanu
6 novembre 2005
Nettezza urbana "Mazzata" per gli algheresi: aumento pari al 35 percento
Si preparino gli algheresi a pagare di più per il servizio di nettezza urbana. Per effetto dei costi del nuovo appalto per la gestione del servizio di igiene ambientale e per l’applicazione della sanzioni elevate dalla regione per il mancato avvio della raccolta differenziata

ALGHERO - Si preparino gli algheresi a pagare di più per il servizio di nettezza urbana. Per effetto dei costi del nuovo appalto per la gestione del servizio di igiene ambientale e per l’applicazione della sanzioni elevate dalla regione per il mancato avvio della raccolta differenziata. Alghero Viva mette in guardia: «A partire dal primo gennaio 2006 l’aumento sarà pari al 35 percento». Nel frattempo è scaduto il contratto con la società Slia, che dal primo novembre gestisce il servizio di nettezza urbana in regime di proroga. La discussione del nuovo capitolato d’appalto, all’ordine del giorno del consiglio comunale di venerdì, è stata rimandata ad un’altra seduta per procedere a ulteriori approfondimenti, scatenando la dura reazione del movimento politico di opposizione. Pino Tilloca e Carlo Sechi accusano la maggioranza di Marco Tedde di aver portato l’argomento all’attenzione dell’assemblea civica con notevole ritardo, perché concentrata sulla costituzione della società delle entrate. La spa che il consiglio comunale ha di recente deliberato di costituire per gestire i tributi del comune di Alghero, è una sorta di fabbrica di privilegi, secondo i due di Alghero Viva: «La maggioranza ha relegato in secondo piano la verifica sullo stato di attuazione dei programmi, sulla presa d’atto degli equilibri di bilancio (scaduti il 30 settembre), e sul nuovo appalto di igiene pubblica, perché ha preferito discutere del regolamento delle entrate e della società delle entrate che garantiscono posti di sottogoverno – denunciano Sechi e Tilloca – prepariamoci ad affrontare la prossima stagione estiva con una società che gestisce il servizio da 12 anni e che andrà sicuramente incontro all’ennesima proroga con le conseguenze che ne deriveranno sulla qualità del servizio».
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