S.A.
30 gennaio 2014
Dramma carceri, appello ai Governatori
E' il presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme” a sottolineare la necessità di una maggiore attenzione da parte delle Istituzioni regionali della Sardegna

CAGLIARI - «I candidati alla Presidenza della Regione Sardegna devono assumere un serio impegno affinché vengano rispettati i diritti dei detenuti e il protocollo d’intesa tra Stato e Regione soprattutto per quanto riguarda la territorialità della pena». Lo afferma Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme”, sottolineando la necessità di una maggiore attenzione da parte delle Istituzioni regionali della Sardegna verso la dignità dei ristretti e degli operatori penitenziari.
«In questi ultimi anni – ricorda Caligaris – si sono acuite le problematiche relative al sistema penitenziario. La situazione, soprattutto per quanto riguarda il diritto alla salute, ha fatto emergere nell’isola diverse criticità. E’ quindi indispensabile da un lato far rispettare tutte le clausole previste nel protocollo d’intesa sottoscritto con il Governo nel 2006 e dall’altro provvedere alla sua integrazione».
«E’ evidente – afferma ancora la presidente di SdR – che le questioni non riguardano soltanto il sovraffollamento di Buoncammino ma l’intero sistema penitenziario. Occorre rivedere il ruolo, la funzione, le finalità delle Colonie Penali e verificare l’utilità delle nuove mega strutture detentive. Il principio dell’umanizzazione della pena deve davvero coincidere con la riabilitazione del detenuto in modo che anche le persone offese dai reati possano sentire il peso di una giustizia giusta». «Invitiamo infine i candidati Presidenti a prendere in considerazione il ruolo del volontariato carcerario affinché – conclude Caligaris – possa continuare a svolgere il compito di supplenza laddove Stato e Regione non sono in grado di intervenire».
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