D.C.
14 febbraio 2014
Ganau: «Cappellacci fa saltare il sistema trapianti»
Illegittima la creazione di una struttura al Brotzu che sostituisce il centro trapianti regionale e di poco respiro i nuovi reparti inaugurati in campagna elettorale: la denuncia del candidato consigliere regionale del Pd Gianfranco Ganau

CAGLIARI - Nei giorni scorsi la Giunta Regionale ha recepito con una delibera l’atto aziendale dell'ospedale Brotzu che introduce, tra le altre cose, una struttura complessa denominata Centro coordinamento trapianti. Nel testo di legge che essa deve svolgere funzioni di coordinamento delle attività trapiantologiche a livello regionale, sostituendo il centro regionale, che deve essere soppresso contestualmente all’attivazione della stessa.
Di fronte a tale scelta, interviene il candidato al Consiglio regionale della Sardegna nelle liste del Pd, circoscrizione di Sassari, Gianfranco Ganau il quale, dimostrando tutto il suo dissenso, afferma: «Si tratta di una scelta discutibile sotto il profilo politico e gestionale perché in un atto, che norma il funzionamento di un’azienda, non si inseriscono indicazioni generali che devono stare in un piano sanitario, in una delibera di giunta o in un atto di indirizzo sovraordinato. Sarebbe come accettare che la Asl di un territorio regolasse il funzionamento di un’altra e decidesse che i pazienti di un territorio devono essere curati in un altro».
Ed aggiunge: «Ma c’è di più, perché il sistema dei trapianti regionale è regolato e fa parte di un sistema nazionale che risponde alla legge nazionale n.91 del 1 aprile 1999, dove si prevede che siano in rete i centri trapianti regionali con funzioni definite e dettagliate, e non sostituibili, da altre entità organizzative». La decisione dell'esecutivo di Cappellacci, dunque, di voler sopprimere a tutti i costi il centro trapianti regionale, nonostante l’esistenza di norme precise che lo vietano, spinge Ganau a pensare che la scelta sia stata dettata da «qualche scandalosa esigenza di clientelismo polito».
A tal proposito conclude poi dicendo: «Sono scandalose anche le aperture e le inaugurazioni di reparti fatti in questi giorni nei territori piccoli e grandi, resi possibili dalla falsa idea che non si debba fare riferimento ad un piano sanitario regionale e alle norme nazionali. Illusioni per i pazienti e vantaggi per i primari. La strada della sicurezza per i pazienti passa per il potenziamento della rete delle emergenze non per nuovi reparti che non avranno pazienti in misura adeguata alla qualità necessaria».
Nella foto: Gian Franco Ganau
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