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Pierpaola Pisanu 22 novembre 2005
Ex scuola vela di Maria Pia: «io sono in regola», la secca risposta del titolare della concessione
Non è per niente preoccupato, Dilo Dardi, proprietario della casetta bianca sulla battigia di Maria Pia, oggetto di un dossier fotografico che testimonia la sua trasformazione e che Arcobaleno di Stella Nascente ha spedito al governatore Soru
Ex scuola vela di Maria Pia: «io sono in regola», la secca risposta del titolare della concessione

ALGHERO - Non è per niente preoccupato, Dilo Dardi, proprietario della casetta bianca sulla battigia di Maria Pia, oggetto di un dossier fotografico che testimonia la sua trasformazione e che Arcobaleno di Stella Nascente ha spedito al governatore Soru per verificare se è tutto a posto. «Io sono in regola», è la secca risposta del titolare della concessione ventennale sull’immobile in fase di ristrutturazione. Dilo Dardi per quel fabbricato versa alla regione, un canone di 25 mila euro annui, ed è sicuro di essere nel giusto, forte delle autorizzazioni che stringe in mano. Il fotografo toscano, da una vita residente nella riviera catalana, aspetta perciò che sia l’ente regionale a prendere posizione. Con il suo progetto ha vinto regolarmente un’asta pubblica, sbaragliando la concorrenza di 30 candidati, tra cui il comune di Alghero. Dardi, infastidito per i continui attacchi ha intenzione di indennizzarsi per il danno d’immagine subìto, e commenta: «Quando era un rudere abitato da senzatetto e tossicodipendenti non interessava a nessuno ed è rimasto abbandonato per anni. Era zeppo di siringhe. Ho speso decine di migliaia di euro per bonificare e consolidare le fondamenta di un fabbricato che stava crollando». Il concessionario ha assicurato che nel recupero dell’immobile, non è stato aggiunto un solo metro cubo di cemento: «Ho superato mille controlli da parte di comune e capitaneria di porto – prosegue Dilo Dardi – non capisco perché debbano crearmi ancora problemi. Ho investito tanto per trasformare quello che davvero era uno scempio sotto gli occhi di tutti, in una struttura che accoglierà servizi turistici innovativi per Alghero. E per i cittadini che saranno avvantaggiati con degli sconti. Senza trascurare la possibilità di nuovi posti di lavoro». Nella fatiscente casupola che tanti anni fa ospitava la Lega Navale, sorgerà un esclusivo stabilimento balneare in cui saranno impiegate subito, nove unità lavorative. Attraverso una scala in legno si accederà alle terrazze, dove saranno allestiti degli spazi solario, con servizi di bar e ristorante, con un’area attrezzata anche per i disabili. Dardi ha confidato di aver preso spunto dalla sua terra d’origine: «L’idea mi è venuta in mente vedendo alcune strutture simili a Forte dei Marmi».



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