M. P.
4 marzo 2014
A giudizio il cantiere davanti alla Pelosa
Si è svolto presso il Tribunale penale di Sassari, questa mattina, l’udienza preliminare del procedimento penale relativo al cantiere edilizio “Sos Appentados”, a due passi dalla Pelosa, sottoposto a sequestro preventivo

Si è svolto presso il Tribunale penale di Sassari, questa mattina, l’udienza preliminare del procedimento penale relativo al cantiere edilizio “Sos Appentados” in mezzo alla macchia mediterranea a due passi dal mare della Pelosa, a Stintino. La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Sassari, al termine delle indagini, ha chiesto il rinvio a giudizio di sei indagati (A.L.G., A.M.G., G.L., A.A.D., A.F., A.P.) per le ipotesi di reato: concorso in lottizzazione abusiva, delitto paesaggistico per lavori abusivi eseguiti su aree o immobili dichiarati in via amministrativa di notevole interesse pubblico, concorso in distruzione o deturpamento di bellezze naturali, concorso in falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico e abuso di ufficio.
Come si ricorderà, lo scorso 17 novembre 2012 il cantiere era stato sottoposto a sequestro preventivo. Il G.i.p. del Tribunale di Sassari Carla Altieri, che nell’aprile 2012 aveva accolto l’opposizione all’istanza di archiviazione formulata dal P.m. Giovanni Porcheddu e aveva ordinato l’approfondimento delle indagini, ha accolto la richiesta di misura cautelare formulata dal nuovo P.m. Elisa Loris e, il Corpo forestale e di vigilanza ambientale è stato delegato per gli adempimenti di rito. Una vicenda piuttosto travagliata. Il cantiere edilizio era stato avviato nell’inverno 2009 con una dichiarazione autocertificativa allo sportello unico delle attività produttive in base a una vecchia (e scaduta) convenzione di lottizzazione risalente al 1975 e nonostante la sentenza del T.a.r. Sardegna, nel 2009, che annullava la precedente concessione edilizia del 1999, rilasciata dal Comune di Stintino e l’autorizzazione paesaggistica del 1998, emanata dal Servizio regionale tutela del paesaggio proprio per realizzare in quel sito delle residenze turistiche. La sentenza del 2012 del Consiglio di Stato, ha confermato l’interpretazione del Giudice amministrativo sardo. La motivazione risiede nella perdita di efficacia del piano di lottizzazione e della relativa convenzione per scadenza del termine decennale.
La perdita di efficacia, per giurisprudenza costante, riguarda sia la realizzazione delle opere di urbanizzazione che l’edificazione dei rimanenti lotti. Essendo stata stipulata la convenzione di lottizzazione fra il Comune di Stintino e la sassarese Sos Appentados s.r.l. nel lontano 22 agosto 1975, essa è scaduta nell’agosto 1985. Quindi non è più consentito edificare ulteriormente. Successivi esposti delle associazioni ecologiste Amici della Terra e Gruppo d’Intervento Giuridico, nonché da parte di privati, avevano portato al blocco dei lavori, tuttora perdurante, anche per l’ ordinanza del Tribunale civile di Sassari del 27 settembre 2011. Tuttavia la lunga battaglia legale sulla liceità e legittimità dei lavori è continuata fino ai nostri giorni e se n’era occupato anche il telegiornale satirico di Striscia la Notizia .
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