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A.B. 22 marzo 2014
Sanità nelle carceri: interviene Sdr
«Inaccettabile la riduzione a sei ore della presenza nella Casa di Reclusione di “Is Arenas”», ha dichiarato il presidente Maria Grazia Caligaris
Sanità nelle carceri: interviene Sdr

CAGLIARI - «Sta creando sconcerto e preoccupazione il progetto della Azienda Sanitaria Locale n.6 di ridurre da ventiquattro ore a sei ore giornaliere la presenza dei medici nella Casa di Reclusione di “Is Arenas”. L’iniziativa, finalizzata al contenimento della spesa, appare ancora più inaccettabile in considerazione del fatto che l’assistenza primaria potrà essere garantita dalla medicina dei servizi solo per sei giorni alla settimana. La domenica infatti saranno presenti solo gli infermieri. I risparmi nel settore sanitario non possono avvenire sulla pelle dei cittadini privati della libertà». Lo afferma il presidente di Socialismo Diritti Riforme Maria Grazia Caligaris, con riferimento al provvedimento che qualora divenisse esecutivo «limiterebbe l’assistenza medica all’orario di servizio dalle 8 alle 14 mettendo seriamente a rischio il diritto costituzionale alla salute».

«La Colonia di Is Arenas – precisa Caligaris – ospita attualmente ottanta detenuti, alcuni internati e settanta agenti di Polizia Penitenziaria. Si tratta di oltre centocinquanta persone che in assenza di assistenza medica nelle ore pomeridiane o durante la notte saranno costrette a ricorrere al 118. Occorre inoltre considerare che il più vicino ospedale dista dalla struttura penitenziaria una cinquantina di chilometri con un percorso di circa un’ora. L’azienda sanitaria non può dimenticare che i cittadini privati della libertà – sottolinea la presidente di Sdr – hanno il diritto di fruire tutti i giorni delle prestazioni sanitarie di prevenzione, diagnosi, cura secondo i livelli essenziali di assistenza. “Is Arenas” inoltre è inserita nel progetto del marchio “Gale Ghiotto” con i detenuti impegnati in attività lavorative quindi esposti anche a maggiori rischi. Appare assurdo perfino pensare che durante la notte una realtà così complessa possa restare priva di un presidio medico».

«E’ noto infine che nell’ambito del territorio della Colonia Penale da giugno a settembre vengono ospitati, a pagamento, nei 25 bungalow prefabbricati dipendenti dell’amministrazione penitenziaria e del comparto ministeriale della Giustizia Minorile per soggiorni estivi di 15 giorni ciascuno. L’assenza del servizio 24H di Medicina potrebbe indurre molti di coloro che hanno già fatto richiesta a ripensarci. Ragionevolezza impone – conclude Caligaris – il ridimensionamento di altre spese sanitarie lasciando ai cittadini più deboli il diritto alla salute e all’assistenza sanitaria. L’auspicio è quindi una revisione dei programmi di risparmio”.

Nella foto: Maria Grazia Caligaris
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