Carmelo Spada
10 aprile 2014
L'opinione di Carmelo Spada
Il Teatro Claudio Abbado di Alghero
Ci pensarono per troppi lustri prima di conferirgli la cittadinanza onoraria, quando sembrava cosa fatta, Claudio Abbado morì. Ora però come riparazione postuma non si dedichi al Maestro una via anonima, ma un progetto culturale. Esso potrebbe concretizzarsi se ci fosse un prerequisito: uno spazio architettonico adeguato e significativo. Questo spazio ad Alghero c'è, il cinema-teatro Selva. Sin dal 1937 Raniero Selva avrebbe voluto costruire un nuovo cinema-teatro al forte della Maddalenetta, ma solo nel 1939 venne individuata dal Comune l'attuale ubicazione in via Sassari favorendone la costruzione con la cessione gratuita di una piccola porzione di terreno. Il cinema-teatro, progettato dall'ing. Riccardo Morandi, testimonia i rapporti tra Alghero ed alcuni momenti culturali alti della storia architettonica italiana e segna, per la qualità intrinseca, un legame con la storia della cultura nazionale.
Infatti, Morandi fu esponente del Razionalismo costruttivo e la sua produzione progettuale si caratterizza con edifici civili e industriali, grandi strutture e ponti. I suoi contributi tecnico-strutturali con soluzioni innovative gli fecero conquistare un indiscusso riconoscimento internazionale. In una pubblicazione del 1940 Morandi riporta, attribuendosene la paternità, il progetto per il cinema-teatro di Alghero. La sua realizzazione è opera dell'ing. Fausto Cella, altra figura importante per la storia architettonica e urbanistica di Alghero, al quale si deve il primo progetto per il cinema-teatro da edificare al forte della Maddalenetta. Il cinema-teatro Selva è chiuso dagli anni Novanta del Novecento, eppure sul suo palcoscenico hanno recitato i grandi attori del teatro italiano come le compagnie vernacolari, qui è stato proiettato il cinema popolare come le rassegne cinematografiche organizzate da associazioni cinefile.
E' una testimonianza culturale importante, vissuta dalla città che potrebbe rivivere se Alghero fosse capace di acquisire l'edificio, nel rispetto e nel pieno appagamento dei legittimi interessi della proprietà, con conseguente riapertura alle attività culturali, come già accaduto a Cagliari con il Teatro Massimo. Il progetto dovrebbe essere elaborato dalla futura classe dirigente cittadina attraverso una direzione artistica capace di dare valore culturale alla città di Alghero e degno significato al nome che il teatro porterebbe con sé. Ma Alghero, oltre a dare nuovi nomi alle vie cittadine saprà realizzare un progetto culturale ambizioso e renderlo anche economicamente sostenibile? Saprà far risorgere dalle ceneri del cinema-teatro Selva il nuovo Teatro Claudio Abbado di Alghero? Si potrà mai ascoltare ad Alghero la Berliner Philharmoniker suonare in onore al Maestro e Senatore della Repubblica Claudio Abbado scomparso il 20 gennaio 2014?
*professore, presidente Wwf Alghero
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