A lanciare l’allarme è il consigliere comunale Antonio Zanetti che esorta il commissario ad avviare in tempi celeri le procedure di ripulitura in vista della ormai prossima stagione turistica
ALGHERO - Come ogni anno in questo periodo, la città di Alghero si trova a fare i conti con l’urgente necessità di rimuovere dagli arenili la posidonia accumulatasi durante l’inverno. E come di consueto la domanda che sorge spontanea con l’avvicinarsi della bella stagione è: quando e in che modo verrà rimossa? Rassicurazioni di vario genere spingerebbero a pensare che entro Pasqua il problema sarà risolto ed effettivamente la Regione ha già individuato nel 15 Aprile la data di inizio dei lavori di rimozione. Ma ancora resta incerto nella Riviera del corallo chi si occuperà di effettuarli e quando realmente prenderanno avvio, così che, di fronte al repentino incombere della stagione estiva, non sono mancate sollecitazioni da parte degli operatori turistici.
Dopo il presidente del Consorzio Turistico Riviera del corallo Stefano Visconti [
LEGGI], è l'ex consigliere comunale Alberto Zanetti a esortare il commissario straordinario Antonello Scano, all’immediata adozione di un’ordinanza contingibile e urgente per lo smaltimento in discarica della posidonia accumulata, per problemi di carattere igienico sanitario generati dalla sua decomposizione ed anche alla predisposizione dell’inizio lavori, «al fine di non generare ulteriori danni e disagi alle già gravi condizioni dell’economia locale». Ma Zanetti (come già aveva fatto in passato) ha ribadito la necessità di uno studio e di una progettazione propedeutiche all’individuazione delle idonee procedure di recupero della posidonia oceanica, «al fine di superare definitivamente ed efficacemente perduranti problematiche».
Tra queste compaiono, secondo il consigliere comunale, le ingenti spese sostenute dall’amministrazione (circa 220.000 euro all’anno) per i continui spostamenti e ricollocamenti della posedonia, l’accumulo di quest’ultima presso luoghi di maggior pregio turistico, le emissioni di odori cattivi, la dispersione di enormi quantitativi di sabbia durante le operazioni di rimozione ed infine l’esecuzione dei lavori con macchinari non idonei. Proprio a tal proposito Zanetti chiede anche al commissario Scano se la società “Alghero In House” - alla quale sembra essere stato affidato l’incarico di ripulire gli arenili - «presumibilmente per motivi di economicità ed efficienza, sia in possesso dei macchinari e delle autorizzazioni idonee per lo svolgimento degli stessi, ovvero se sia in grado di garantire una soluzione al problema, scongiurando il perpetrarsi delle modalità operative viste negli anni precedenti con l’unico risultato di incancrenire i disagi e affossare l’economia locale».