S.A.
10 maggio 2014
A Mara si racconta Sa Die de sa Sardigna
La conferenza, che è l’atto conclusivo delle attività, si terrà questa sera alle 17,30 presso il centro sociale del Comune di Mara e vedrà la partecipazione dello storico, autore e blogger Omar Onnis

MARA - Il comune di Mara in occasione delle celebrazioni per Sa Die de Sa Sardigna, ha organizzato una conferenza divulgativa di carattere storico, con l’obbiettivo di diffondere e informare al meglio la popolazione riguardo il periodo storico della Rivoluzione Sarda (1794).
Sempre nel quadro della stessa manifestazione il comune ha organizzato un laboratorio di storia e arte dedicato ai bambini delle scuole elementari e medie del paese.
I giovani disegnatori, assistiti dal fumettista sardo Manuelle Z. Mureddu, autore di numerose pubblicazioni illustrate sulla storia della Sardegna (Arbarè -Contos dae sa terra de s’arbore edito da Domus de Janas e Oi Mama, edito da Condaghes), hanno appreso le tecniche di base per la redazione di un fumetto e hanno poi imparato a disegnare due personaggi del periodo nuragico, il guerriero e la sacerdotessa. La conferenza, che è l’atto conclusivo delle attività, si terrà questa sera alle 17,30 presso il centro sociale del Comune di Mara e vedrà la partecipazione dello storico, autore e blogger Omar Onnis, un profondo conoscitore della storia della Sardegna, autore del libro edito da Arkadia Editore e dal titolo un po’ provocatorio “Tutto quello che sai sulla Sardegna è falso”.
Il blogger ripercorrerà gli antefatti della Sarda Rivoluzione e racconterà le vite dei personaggi maggiormente interessati dagli eventi, oltre a calare in un contesto europeo e internazionale la narrazione storica, collegandola a quanto accadde negli stessi anni nel resto d’Europa. Durante entrambe le attività le due lingue, il sardo e l’italiano, sono state utilizzate in regime di bilinguismo. A chiusura della conferenza è previsto un rinfresco a base di prodotti tipici del territorio e uno spettacolo del coro Bonu ‘Ighinu di Mara e del gruppo di ballo di Mara.
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