A.B.
21 maggio 2014
Concerti: a Cagliari il recital di Lorenzo Di Bella
Il Minimax ospita il concerto in calendario per la Stagione Concertistica 2014 degli Amici della Musica, che proporrà musiche di Fryderyk Chopin, Sergej Rachmaninov e Franz Liszt

CAGLIARI - Il fascino del Romanticismo per il recital del pianista Lorenzo Di Bella, brillante interprete dello strumento a tastiera,che darà il la domani, giovedì 22 maggio, alle ore 18.30, al “MiniMax/il Ridotto” del “Teatro Massimo “di Cagliari, alla seconda tranche della “Stagione Concertistica 2014” degli “Amici della Musica”. Il 41enne allievo di Franco Scala, Lazar Berman e Sergio Perticaroli, proporrà un suggestivo itinerario sonoro sulle note di Fryderyk Chopin, Sergej Rachmaninov e Franz Liszt, tra raffinati virtuosismi tecnici ed espressivi e pagine dense di pathos.
Incipit nel segno di Chopin, con il celebre “Studio in Do minore op.10 n.12” (conosciuto anche come “La caduta di Varsavia” o “Rivoluzionario”) dal forte valore simbolico ed evocativo (fu l'ultimo brano trasmesso dalla radio polacca prima della conquista hitleriana), in cui le icastiche invenzioni melodiche si dispongono sull'impetuoso ed incalzante movimento di semicrome ascendenti e discendenti della mano sinistra, quasi un canto struggente ed “eroico”; e la splendida “Ballata n.1 in Sol minore op.23”, dall'intrigante e meditata architettura armonica e tonale, ispirata allo spirito guerriero “raggiante di passione” del poema “Corrado Wallenord” di Adam Mickiewicz. Focus sull'arte pianistica di Rachmaninov, con la serie degli “Etudes-Tableaux Op. 33”, scritti nel 1911: una meditata sequenza di partiture immaginifiche ed “impegnative”, dove la ricerca sonora si sposa alla dimensione “pittorica”, in un variare di metriche e costruzioni tematiche che toccano toni elegiaci, spaziando da atmosfere dense e vibranti a una soave malinconia.
L'ideale trittico “romantico” si chiude nel segno di Liszt, con l'intensa “Ballata n.2 in Si minore” intitolata “Ero e Leandro”, tra echi letterari ed autobiografici, sulla falsariga della tragica storia dei due amanti traditi dal mare in tempesta: un turbinio di scale cromatiche ascendenti e discendenti, con le note lunghe che disegnano la traversata fino a un sognante frammento (l'incontro degli innamorati) a comporre una struttura narrativa che pare ripetersi fino all'amaro epilogo, e di nuovo variamente riappare in nuove forme e combinazioni in un'evocativa e lirica, emozionante rapsodia; infine, il rimando alla “Divina Commedia” in “Dopo una lettura di Dante” (“Fantasia quasi Sonata”), dagli “Anni di pellegrinaggio–secondo anno”, per un virtuosistico finale.
Nella foto: Lorenzo Di Bella
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