Luigi Coppola
9 gennaio 2006
Il "Concerto Aperitivo" di Enzo Favata
A Portotorres riprendono i Concerti Aperitivo della domenica mattina. Enzo Favata con Daniele Di Bonaventura e U.T. Gandhi, inaugurano gli appuntamenti mensili organizzati da Musicando Insieme

PORTOTORRES - Fedele alla promessa fatta meno di due mesi fa, Donatella Parodi, coordinatrice dell’associazione “Musicando Insieme”, è fiera nel presentare il primo Concerto Aperitivo del nuovo anno, che nella prima domenica di gennaio ha richiamato oltre cento spettatori presso l’Antiquarium Turritano. Un’anticipazione rispetto al calendario previsto per collocare nell’unica data compatibile alla loro agenda, un trio di musicisti dalla cifra internazionale. E’ proprio il trio jazz, unito nella loro recente creazione “Inner Road”, ad innovare nella rassegna musicale, tradizionalmente d’impronta classica sinfonica, altri generi e motivi del vasto orizzonte sonoro. La formazione, guidata da Enzo Favata ai sassofoni (basso soprano e contralto) e clarinetto, vede il Maestro marchigiano Daniele Di Bonaventura al bandoneon ed il friulano U.T. Gandhi alla batteria e percussioni elettroniche. La consueta prefazione archeologica ha introdotto il concerto con la visita guidata del Museo turritano curata dalla cooperativa IBIS. Il maestrale impetuoso ha dirottato la prevista passeggiata nel parco, con l’itinerario interno ai locali che ospitano le preziose testimonianze imperiali romaniche, oltre l’effige del già famoso Satiro. Senza una scaletta predefinita il monologo pluritematico della band che incanta gli astanti per oltre un’ora. Essenzialmente permeata sull’improvvisazione, la musica suonata s’avvale d’influssi tipicamente mediterranei arricchita dalla musica etnica insulare, della quale Favata è uno dei primi testimoni. Dal suo esordio sin dal 1988 al Festival Jazz di S.Anna Arresi, il sassofonista ha maturato decisive esperienze internazionali che l’ hanno portato fra l’altro dopo aver suonato al Festival Jazz di Tokyo nel 1992, ad aggiudicarsi nel 1995 a Poitiers il concorso europeo come miglior gruppo d’improvvisazione con Roberto Pellegrini (percussioni) e Marcello Peghin (chitarra) nel Tangram Trio. Non poteva non stupire la performance del sassofonista che con i suoi compagni di scena viaggia a 360° nei colori della musica non scritta. Lascia i suoni pieni ed eleganti del contralto per imbracciare il clarinetto e abbandonarsi a moud magrebini, eccellentemente supportati dai ritmi tribali di Gandhi che suona le percussioni masterizzate come una tastiera. Mentre Di Bonaventura accenna tanghi sudamericani e ballad simile alle polke sovietiche, avvolti dal sempre superbo sax di Favata. Scrosciano gli applausi. Il bis d’obbligo, dedicato con una vena di commozione a Billi Sechi, batterista jazz sardo, scomparso lo scorso novembre. C’è ancora l’arrivederci di Donatella Parodi per il prossimo febbraio: in programma anche danza e poesia. Il brindisi finale promette un anno all’insegna della buona cultura a Portotorres.
Nella foto Enzo Favata
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