Pierpaola Pisanu
19 gennaio 2006
Bollette dell´acqua: possibile chiedere il rimborso
Accuse di arroganza e superficialità vengono rivolte dal legale, Franci Dore, all’assessore, Giancarlo Spirito, per il suo consiglio elargito ai cittadini di evitare il ricorso a carte bollate per risparmiare denaro

ALGHERO - La risposta dell’assessore al servizio idrico Giancarlo Spirito ha scatenato la dura reazione di Franco Dore, l’avvocato promotore della battaglia contro il minimo garantito nella fatturazione del consumo idrico. Dore è convinto che i cittadini che hanno pagato ingiustamente i 200 metri cubi abbiano i titoli per richiedere le somme indietro al Comune. Mentre l’intervento di Spirito smorza tali speranze. Accuse di arroganza e superficialità vengono rivolte dal legale, all’assessore per il suo consiglio elargito ai cittadini di evitare il ricorso a carte bollate per risparmiare denaro: «Sentendosi investito di un problema di seria rilevanza qual è quello della restituzione ai cittadini di somme indebitamente percepite – afferma Dore citando i riferimenti di legge – Spirito si erge a giudice sentenziando che chi ha pagato, non essendo tenuto, non ha diritto non solo alla restituzione dei suoi danari, ma neppure a cullare la speranza di vedersi ristorato di quanto indebitamente gli è stato tolto, dietro reiterate minacce di slacci, di pignoramenti, di blocco dei beni e di iniziative giudiziarie di vario genere». L’avvocato Franco Dore invita l’assessore Giancarlo Spirito a intervenire nuovamente su questo tema «per spiegare su quali basi giuridiche poggiano le sue convinzioni». «In qualità di cittadino mi sento offeso da tanta superficialità e arroganza», dichiara Franco Dore che allo stesso tempo bacchetta anche l’assemblea civica, assente da questo dibattito: «Rimango interdetto di fronte al silenzio assordante che investe le forze politiche rappresentate in consiglio comunale», prosegue l’avvocato tirando in ballo sia maggioranza che opposizione. «Mi chiedo – conclude – se non sia giunto il momento di far si che l’annoso problema della cattiva gestione del servizio idrico, abbandoni le aule giudiziarie per approdare nell’aula del consiglio comunale dove si deve trovare una soluzione».
Nella foto Giancarlo Spirito
|