Raffaele Cadinu
24 giugno 2014
Il fu glorioso Ospedale Marino: lettera-denuncia
Sanità sempre in primo piano ad Alghero dopo la presa di posizione di Bruno e la replica di Giannico. Di seguito la lettera integrale del geometra Raffaele Cadinu (nella foto)

Egr. Sig. Sindaco Mario Bruno
Ho letto il suo intervento relativo agli ospedali di Alghero, e a mio avviso la sterile replica del Direttore Generale Dott. Giannico, incentrata più a difendere il proprio ruolo che la realtà dei fatti, ha mostrato esattamente il contrario di quello che appare. Basta infatti recarsi presso i due plessi ospedalieri e rendersi conto di ciò che il Dott. Giannico a mio avviso ha cercato di ingentilire: edifici quasi abbandonati, con sistemi antincendio all’ospedale marino in corso di rifacimento da tempo, e per i quali al momento non sarebbe garantita la sicurezza dei degenti. Non sto ad elencare con la presente le altre cose che a mio parere non vanno bene, per un recente problema familiare infatti sarò costretto ad elencarle con dettaglio e perizia in un’altra sede più opportuna. In questi ultimi giorni della mia obbligata frequentazione del “fu glorioso Ospedale Marino”, ed è per questo che Le scrivo pubblicamente, ho avuto modo di rendermi conto di un concetto che sta alla base della buona amministrazione e del vivere civile, e che quindi riguarda oltre gli ospedali anche qualsiasi complesso organizzato, nei quali le persone che vi lavorano, svolgendo il proprio ruolo, dovrebbero operare con la coscienza del buon padre di famiglia,. Il risultato dovrebbe essere finalizzato all’ottenimento di un beneficio comune e non ristretto all’ambito di uno sterile e rigido incarico oltre il quale la competenza e la responsabilità è di un altro operatore, magari al momento assente. Vede Sig. Sindaco per essere più chiaro le vorrei semplicemente dire che le amministrazioni, compresa quella che presiede, si sono da tempo incancrenite al cospetto di una asserzione abusata che è la seguente: “questo non spetta a me”, e si passa così dal rispetto legittimo di un effettivo ruolo a quello del “non fare” per partito preso, o peggio al “non fare” poiché per farlo occorre un’indennità aggiuntiva spesso non dovuta. Alla luce di ciò, per rimanere in ambito ospedaliero Le faccio un esempio concreto: ho avuto modo in questi giorni di sentire una discussione tra un operatore dell’ospedale marino e un interlocutore dell’ospedale civile in merito al trasporto delle provette dei prelievi giornalieri. Il problema era trasportare le provette presso il laboratorio di analisi dell’ospedale civile, una cosa tanto banale quanto importante per il bene dei pazienti sofferenti e inconsapevoli.
L’operatore, verso le ore 14, cercava un autista per trasportare le provette, in tutto una borsa frigo da portare a tracolla, ma l’autista non si trovava poiché non rispondeva al telefono. L’operatore allora telefonava al centralino e minacciava di telefonare al medico più alto in grado, e a voce alta affermava che le analisi come prassi si facevano tutti i giorni comprese le domeniche. Chiedevo lumi su tale fatto e venivo a sapere che per il trasporto della borsa frigo con le provette occorrono due persone: una guida l’ambulanza e l’altro tiene la borsa!! Cioè a uno di essi compete la guida del mezzo e all’altro compete la tracolla!! Ma, dico io, non si può incaricare l’autista a prendere la tracolla e portarla al laboratorio e avere un ausiliario in più al servizio dei degenti? Ci vuole molto ad organizzare una cosa simile? Chi è il responsabile? Vede Sig. Sindaco mi pare, e me lo auguro per lui, che il Dott. Giannico non sia nemmeno a conoscenza di tali fatti, che io reputo uno spregevole spreco di soldi della collettività, al pari di quelli spesi per l’ufficio dirigenziale, dei quali allego la delibera. La delibera però è arrivata anche nel suo ufficio in duplice copia, e quindi almeno di ciò è al corrente, insomma…! hanno comprato le maniglie ma per le porte c’è sempre tempo! Certo viene difficile considerare “urgente” la manutenzione di una stanza da dedicare a ufficio dirigenziale e lasciare invece l’ospedale in balia del pericolo d’incendio! La informo infatti Sig. Sindaco che solo pochi giorni fa l’incendio c’è stato davvero ma questo il Dott. Giannico non lo ha detto nella sua replica, così come non ha detto che da oltre un anno la macchina della risonanza magnetica giace pagata ed inutilizzata all’Ospedale Marino e che i pazienti che ne hanno bisogno devono essere trasportati con l’ambulanza presso gli altri ospedali. Resto a Sua disposizione per ulteriori chiarimenti anche pubblici un saluto e buon lavoro.
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