Il comitato Tuteliamo il Golfo dell’Asinara non ci sta e attacca duramente il Sindaco e la sua Amministrazione
PORTO TORRES – La querelle che riguarda il problema dei reflui che finiscono in mare nel tratto di costa che va dalla spiaggia di Scoglio Lungo alla zona denominata “il Trampolino” non si placa. Sebbene col suo comunicato stampa il Sindaco Beniamino Scarpa smentisca nettamente la possibilità di qualsiasi rischio per la salute dei cittadini, motivando la sua posizione con l’assenza di analisi ufficiali degli organi competenti, risulta quantomeno difficile esser assolutamente certi che le acque che escono da un tombino della rete fognaria non siano contaminate e che, attraversando ed impregnando la spiaggia e riversandosi a mare, non rappresentino alcun pericolo per la salute dei bagnanti.
Non ci stanno quelli del Comitato Tuteliamo il Golfo dell’Asinara che si dichiarano esterrefatti: «Stiamo parlando letteralmente di un fiume di reflui proveniente dalla fogna che invade la spiaggia e gli esercizi commerciali dello Scoglio Lungo. Fatti ampiamente documentati con riprese video ed analisi delle acque in questione che dimostrano in maniera inequivocabile la presenza di batteri fecali come l’Escherichia Coli e concentrazioni di nitrati, ammoniaca e fosforo ben oltre i limiti consentiti dalla legge. Nonostante ciò ci si ostina a negare qualsiasi rischio per la salute dei cittadini nascondendosi dietro un dito e cercando addirittura di colpevolizzare chi è si è impegnato ad eseguire i sopralluoghi sotto la pioggia, dedicando tempo e risorse economiche, facendo il lavoro che avrebbe dovuto fare chi ha il dovere di tutelare la salute dei cittadini» dichiara il presidente del Comitato Giuseppe Alesso, recentemente intervistato sul tema dalla televisione di Rai3.
«Mi cadono le braccia e mi chiedo come si possa far finta di nulla a tutti costi di fronte a problematiche ambientali così gravi ed evidenti. Ma è veramente indispensabile un certificato dell’Asl per scalfire minimante la certezza del Sindaco e farlo sfiorare anche solo dal dubbio che delle acque che escono da un tombino con un odore nauseabondo e con topi morti ed escrementi galleggianti, non siano propriamente salubri? - Prosegue Alesso - ma se questo è l’atteggiamento su un problema così semplice e banale, come possiamo sperare che chi ci amministra sia in grado e soprattutto abbia la volontà e la capacità di occuparsi seriamente e con competenza di questioni ben più delicate come per esempio la vigilanza sulle bonifiche o la questione della darsena servizi? Tutto questo è semplicemente intollerabile, Porto Torres non può più permettersi di nascondere la polvere sotto il tappeto. I problemi vanno affrontati e risolti» - conclude Giuseppe Alesso.