Pierpaola Pisanu
3 febbraio 2006
Case popolari nell´ex cotonificio: C´è la volontà della Regione Si acceleri l´iter
Le rassicurazioni dell’assessore ai lavori pubblici della Regione Carlo Mannoni al consigliere regionale algherese Pino Giorico spazzano via i timori espressi dal delegato comunale al demanio Angelo Caria alcuni giorni fa

ALGHERO - Dalle macerie del vecchio cotonificio un complesso residenziale per famiglie indigenti. Si riaccende la speranza di un importante finanziamento regionale per questa finalità. Le rassicurazioni dell’assessore ai lavori pubblici della Regione Carlo Mannoni al consigliere regionale algherese Pino Giorico spazzano via i timori espressi dal delegato comunale al demanio Angelo Caria alcuni giorni fa sull’impossibilità di procedere al recupero del fatiscente fabbricato cogliendo l’opportunità di un bando per realizzare alloggi da affittare a canone sociale nei comuni ad alta tensione abitativa. «La Regione non ha bocciato la domanda del Comune di Alghero – si precisa da Cagliari – in sede tecnica non c’è stato alcun pronunciamento perché la richiesta presentata non conteneva, come previsto dal bando, il preliminare e indispensabile assenso della proprietà dell’immobile». L’ente locale secondo quanto riferito dall’assessore Mannoni, si sarebbe limitato a presentare un progetto del nuovo edificio da realizzare una volta demolito il fabbricato esistente, che però è di proprietà regionale. Si rende obbligatorio perciò un ulteriore passaggio attraverso l’assessorato agli Enti Locali per accorpare l’immobile al patrimonio comunale. Mannoni ha garantito al rappresentante algherese nel Parlamento sardo che la richiesta degli uffici di Sant’Anna verrà presa in considerazione, purchè si acceleri l’iter rispettando la scadenza del bando che è stato prorogato fino al 7 febbraio. «Se andrà a buon fine come è probabile – chiosa Pino Giorico non senza una vena polemica – Alghero che ha grossi problemi di edilizia abitativa a carattere sociale, potrà recuperare in extremis un finanziamento che il Comune ha rischiato di perdere».
Nella foto l´ex cotonificio
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