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Walter Corrias 23 luglio 2014
L'opinione di Walter Corrias
A Porto Torres non basta Videolina
<i>A Porto Torres non basta Videolina</i>

Il territorio turritano è devastato da una crisi inaudita, la disoccupazione colpisce praticamente tutte le famiglie, le attività commerciali svaniscono da un momento all’altro. Una situazione che meriterebbe uno sforzo di serietà, impegno e rigore da parte di tutti i protagonisti della vita sociale e politica della nostra Città. Invece, in una logica contraria, tutto si muove verso ben altre direzioni, e non basta un servizio filmato di Videolina, mai così attenta alle bellezze locali quanto distratta per tutto il resto, per dimenticare cosa sta accadendo. I più disattenti dovrebbero sapere, ad esempio, che il potente e discusso Dirigente dei servizi finanziari, nel ruolo da 22 lunghissimi anni (e già questa è un’anomalia tutta turritana), poco prima della discussione del bilancio di previsione per l’anno 2014 (che sarà approvato a settembre, ovvero dopo 9 mesi di gestione provvisoria), viene rimosso improvvisamente dall’incarico e il servizio affidato alla Segretaria Generale del Comune (che continua ricoprire ruoli dirigenziali pur avendo tutt’altro compito).

Certamente questa rimozione non fa parte di un piano organico di rivisitazione della struttura, ma si tratta di riorganizzazione estemporanea e strumentale che infatti non sfiora minimamente l’altro Dirigente di lungo corso del Comune, che occupa da oltre 20 anni il ruolo di Responsabile dell’Urbanistica e dei Lavori Pubblici. Peraltro io stesso, da ultimo nel mese di novembre 2012, avevo proposto più volte senza riuscirci di riorganizzare completamente la struttura comunale, con nuove funzioni ai Dirigenti, attribuendo loro incarichi diversi da quelli ricoperti da oltre vent’anni. Naturalmente ciò venne sonoramente bocciato dal Sindaco e dalla Segretaria Generale, a causa di una presunta illegittimità che oggi, dopo quasi due anni, improvvisamente scompare. Non scompaiono invece i premi e i compensi aggiuntivi a Dirigenti e Segretaria Generale, remunerati come più non si potrebbe per l’elevatissima qualità dei servizi che vengono erogati nel nostro Comune. Certo i tempi di tale destituzione destano più di qualche preoccupazione, dato che seguono di poche settimane l’annuncio del dimezzamento delle aliquote TASI, che invece pochi giorni prima erano state portate alle stelle ed è legittimo il sospetto che il Dirigente dei servizi finanziari, fino a ieri insostituibile ed inamovibile, non abbia voluto approvare un bilancio ballerino e rischioso per le casse del Comune e ne abbia pagato le conseguenze.

Tutto ciò mentre il Consiglio Comunale, organo supremo di rappresentanza dei cittadini ma stravolto nella sua composizione e nella rappresentanza politica (chi ha perso le elezioni siede in maggioranza e detta le condizioni, chi le ha vinte è ormai l’ombra di se stesso), tace. Eppure di argomenti ve ne sarebbero a bizzeffe. Magari potrebbe chiedere perché, dopo oltre tre anni dall’affidamento, l’Ostello della gioventù non è stato ancora aperto al pubblico, oppure perché il punto di ristoro della Stazione Marittima, anch’esso affidato dal Comune tre anni fa, non è mai stato aperto senza che alcuno abbia mai avuto nulla da ridire, o abbia revocato l’affidamento. Invece sembra suscitare grande interesse la chiusura al traffico veicolare del tratto finale del Corso Vittorio Emanuele: il solo fatto di chiamare isola pedonale un tratto di strada lungo meno di 200 metri la dice lunga sulla qualità del dibattito suscitato. Nessuno (o quasi) ha invece avuto da ridire sull’affidamento del servizio di trasporto marittimo per l’Asinara ad un Armatore (lo stesso che lo effettuava in precedenza) con un naviglio obsoleto, decadente e dalle prestazioni del tutto insufficienti per una tratta così importante per la promozione turistica. La stessa Giunta aveva presentato un ricorso al TAR contro il bando di gara regionale valutandone insufficienti i requisiti minimi, ma ritirandolo subito dopo l’aggiudicazione.

Tanto rumore per nulla, al contrario, per il nostro porto, che una Autorità portuale matrigna ha ridotto ad un immenso check point, ingombro com’è di recinzioni e blocchi di cemento armato, come se fosse imminente una azione di guerra, mentre invece la guerra è finita da un pezzo e ha lasciato solo le macerie. Potremmo discuterne nelle assemblee cittadine, previste dal programma del Sindaco e persino dal Regolamento approvato dal Consiglio Comunale, se non fosse che l’ultima è stata indetta nell’ottobre del 2011! Un approfondimento meriterebbe anche il servizio di raccolta dei rifiuti, affidato nel corso del mandato del Sindaco Mura: benché la Commissione competente si stesse occupando delle linee guida del nuovo Capitolato, l'allora Dirigente ad interim del settore Ambiente (lo stesso che da oltre 20 anni si occupa di lavori pubblici) ne ha prorogato l’appalto per due anni, in coincidenza del tutto casuale con l’ingresso in maggioranza del PSd’Az. La proroga di due anni prevedeva che la Ditta dovesse installare 4 isole ecologiche video sorvegliate per le attività commerciali, di cui a 13 mesi di distanza non vi è traccia in tutto il territorio urbano. Come d’altronde dell’ecocentro comunale, ormai divenuto argomento di leggende mitologiche. L’ultimo pretesto per la mancata realizzazione sembra essere il furto di pale e picconi dal cantiere… l’unica cosa che non manca nella nostra Città è certamente la fantasia.

L’unico argomento che sembra aver scosso i nostri rappresentanti dal torpore in cui si trovano è la nomina del Presidente dell’ASI: tutti uniti come un sol uomo a pretendere che sia di Porto Torres. Non importa chi sia, quali competenze abbia o quali programmi debba perseguire, ma solo che sia a Denominazione di Origine Controllata, come fosse un vino o un formaggio, ovviamente nell’auspicio che provenga dalla propria bottega. Sarebbe sufficiente dare un’occhiata al programma elettorale ed etico del Sindaco (ed a quello della nuova maggioranza Forza-Sardista-Giovanilmasochista) per rendersi conto che nessun punto è stato attuato, e che il fallimento di questa esperienza politica (alla quale anche il sottoscritto aveva creduto) e di questo Consiglio Comunale è ormai conclamato ed indiscutibile. Perciò mi sento di esprimere una perorazione agli amministratori turritani, di qualunque partito, associazione, lista civica siano o dicano di essere, affinché facciano un servizio alla nostra Città, un ultimo atto d’amore incondizionato: si dimettano. Vadano a casa, si occupino d’altro. Si godano la vita e la famiglia. E lascino l’amministrazione ad un Commissario, che conduca la nostra Città fino alle prossime elezioni (presumibilmente a giugno 2015) e ne curi la cosa pubblica senza forzature, in modo imparziale e per il bene comune come loro non sono stati capaci di fare. Un anno di tregua, di quarantena, di sospensione delle ostilità (e dei provvedimenti amministrativi), non potrà che fare bene a tutti, in primis alla Città. Pensateci. E fate la cosa giusta.

*ex Assessore Finanze, Bilancio e Personale Comune di Porto Torres
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