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Sergio Ortu
24 agosto 2003
Addio alla spiaggia sulla litoranea Alghero-Fertilia
Gli agenti atmosferici, l’erosione marina e l’insensato atteggiamento di disinteresse dell’amministrazione stanno contribuendo al continuo impoverimento dell’arenile

Invece di lavorare per la salvaguardia di un bene naturale quali sono le spiagge, principale fonte di reddito per la Riviera del Corallo, si continua a rimanere indifferenti alla dispersione della finissima e bianchissima sabbia a lungo venerata dai turisti che affollano la città. Esempio di tale atteggiamento disinteressato da parte del comune è il tratto di litoranea per Fertilia, antistante il palacongressi. Si tratta di un tratto di arenile che a causa dei forti marosi invernali è stato trasformato divenendo praticamente a raso con la carreggiata stradale. Tale situazione sta determinando una dispersione notevole di sabbia sia per l’azione del vento ma soprattutto per la pressione di traffico veicolare e il parcheggio scellerato delle automobili che giungono quasi a pochi metri dal bagnasciuga. Sarebbe stato sufficiente mettere a dimora qualche altra palma barriera naturale presente nel resto della litoranea per limitare l’azione di dispersione ed impedire l’avanzamento delle auto. Oppure una palizzata già presente diversi anni orsono. Sembra invece si preferisca abbandonare tutto,favorendo la scomparsa dell’arenile. Da sottolineare inoltre che in occasione dei quasi quotidiani appuntamenti musicali notturni del Festivalguer nella zona si crea una nube di polvere o meglio di sabbia in sospensione a causa nel parcheggio selvaggio delle auto che regolarmente rimangono infossate su parte della spiaggia. Altro aspetto da segnalare l’inquinamento prodotto dalle auto che perdono gocce d’olio che cadono poi su sulla sabbia rovinandola drasticamente.
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