A.B.
6 agosto 2014
Dal 31 agosto, stop alla mobilità per oltre 15mila lavoratori sardi
Problemi da settembre per 15240 lavoratori, mentre altri 8mila in cassa integrazione in deroga avranno lo stesso problema dal 30 novembre. Fronte comune Regione-sindacati

CAGLIARI – Domenica 31 agosto: è una data che per 15240 lavoratori sardi significherà la fine della mobilità. E, tre mesi dopo, altri 8mila dovranno rinunciare alla cassa integrazione in deroga. Questo il punto focale dell’incontro che, questa mattina, ha visto confrontarsi l'assessore regionale al Lavoro Virginia Mura ed i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil.
Quello di oggi è solo il primo di una serie di incontri. Infatti, il secondo è stata già calendarizzato un secondo appuntamento tra il delegato dell’Esecutivo Pigliaru e le parti sociali assenti oggi, per lunedì 11 agosto. Nell’occasione, si cercherà di orientarsi per trovare uno strumento transitorio relativo ai lavoratori ed alle famiglie che si troveranno da un mese all’altro senza entrate economiche. Diventa sempre urgente che venga messo in pista un articolato “Piano dell’occupazione”, che stia al di sotto del livello di mobilità e “cig” fissata dal decreto legge, che le parti sociali possano condividere e che riesca a non creare drammi tra chi non avrà più il paracadute degli ammortizzatori sociali e di chi non ha più un lavoro.
Sarà quindi una calda estate, per scongiurare il solito autunno caldo, con problematiche ancora da scongiurare, scioperi e manifestazioni in serie, visto che già parliamo di oltre 23mila lavoratori che tra il 31 agosto ed il 30 novembre si troveranno con gravi problemi economici. La Regione ha dichiarato di aver già anticipato circa 52milioni di euro per coprire la somma relativa ai sussidi dello scorso anno, mentre, per quest’anno, a Cagliari aspettano ancora i fondi da Roma.
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