S.A.
23 settembre 2014
Pastori sardi presidiano Cagliari «Siamo arrabbiati e preoccupati»
Il leader Felice Floris rivendica soluzioni sulle questioni più urgenti, dalla blue tongue alla la peste suina, ma anche i temi legati allo sviluppo rurale e agli incentivi in agricoltura

CAGLIARI - Il Movimento dei Pastori Sardi sfila oggi a Cagliari per chiedere maggiore attenzione alla Regione. Il leader Felice Floris rivendica soluzioni sulle questioni più urgenti, dalla blue tongue alla la peste suina, ma anche i temi legati allo sviluppo rurale e agli incentivi in agricoltura.
La manifestazione a Cagliari arriva dopo un tira e molla tra il Movimento e il presidente Pigliaru a cui da tempo i pastori avevano chiesto un incontro che avverrà sabato mattina, 27 settembre, come emerso dal faccia a faccia tra una delegazione dei pastori e il capo di Gabinetto della Giunta, Filippo Spanu.
Il corteo stamane si è dato appuntamento in Piazza Yenne intorno alle 10. Un centinaio di uomini presidiano la zona davanti al Palazzo della Regione, la parte anteriore dello stabile è blindata, chiusi gli ingressi centrali. Un altro centinaia di pastori ha sfilato per le vie del centro senza animali e trattori, tra loro anche l'intero consiglio comunale di Laconi. «Siamo qua perché i pastori sono preoccupati, si sta perdendo un'occasione storica: a Bruxelles si parla di noi, qui no. Vogliamo ricordare a presidente e giunta che i pastori perderanno 200 milioni di euro» ha urlato Felice Floris, leader del Movimento pastori sardi, in un comizio sotto la statua di Carlo Felice in piazza Yenne. «Siamo a Cagliari - ha continuato - perché siamo arrabbiati. Non possiamo permetterci di rimanere indietro: la Regione deve muoversi». Duro il suo attacco alla Lingua blu: «Basta vaccini - ha detto - ci hanno detto che c'era il vaccino buono. È tutto un business». Un appello infine alle campagne: «vi aspettavo due, tre, quattro volte di più, ma le cose le diremo lo stesso».
Ultimo aggiornamento alle 14
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