Luigi Coppola
18 marzo 2006
Rapsodia in… Blue Peck
Il quartetto diretto al piano da Mariano Tedde si è esibito nella quinta edizione April Jazz 2006. Bella esibizione dell’ensamble, proposta emergente nel panorama nazionale

ALGHERO – Rapsodia in…Blue Peck: la prima notte del week end al Poco Loco, marca i tempi del gran jazz contaminato, di Mariano Tedde ed i suoi compagni musicisti. Lorenzo Sabattini al basso, Mauro Cau, chitarra elettrica e Antonio Pitzoi alla batteria. La formazione che firma la terza serata introduttiva alla quinta rassegna April Jazz 2006, propone un repertorio ampio di buona musica improvvisata o riarrangiata senza confini. Pochi minuti dopo le ventitré l’atterraggio acustico delle corde produce un effetto da allunaggio virtuale. “Pulp” è l’apertura del concerto. Il brano scritto da Mariano Tedde spazia su flussi sonori monotematici che nell’elettronica, lasciano ampi spazi d’originalissime incursioni funky, alle tastiere dell’autore. “Tony”, secondo brano composto da Lorenzo Sabattini (pluridiplomato ed insegnante al conservatorio L. Canepa di Sassari), è un dialogo su base rock con la chitarra di Mauro che svisa in pregevoli assoli. Monologhi che si allungano catalizzando l’interesse dei tavoli pieni d’amici che si ritrovano insieme a congedare la settimana trascorsa. I pezzi che seguono sono brani composti nelle ultime settimane da Mariano: “Rage”, “Yhourse-Hu” e da Lorenzo: “Driin Gotha”. Nelle loro intenzioni c’è l’uscita entro l’anno di un intero album in cd con questa formazione Blue Peck. Singolarmente i musicisti collaborano e suonano in svariati complessi. Tedde è pianista stabile dell’Orchestra Jazz di Sardegna. Mauro Cau ed Antonio Pitzoi si ritrovano anche in un progetto denominato “Cordas et Cannes”. Sono le cover internazionali, rielaborate in un cifra jazzata loro congeniale, a richiamare scrosci d’applausi. “Intrepid Fox” è il brano dedicato al noto pianista Freddie Hubbard, ispiratore della serata live, nel palinsesto annunciato. C’è pure “Igor Dance” (La Danza del Principe) di Borodin e Chick Corea con “Humpty Dumpthy”. Suggestivo il remake nostrano di Lucio Dalla, “Com’è profondo il mare”. Mariano presenta i suoi compagni di viaggio e la platea si scalda. La notte profonda ringiovanisce ancora con i drums di Pitzoi che supporta l’eclettico finale creato da Sabattini: “Cogito Ergo Sun”, tratto da “Io Penso Positivo” dell’altro Lorenzo (Jovanotti). Il miglior viatico per accogliere il nuovo giorno che nasce. Stasera il programma s’arricchisce con la notte blues dei Blu Ztep. Il quartetto cagliaritano miscela tendenze metropolitane con innesti groove all’interno della tradizione consolidata: da vedere e ascoltare questa notte. L’inizio è fissato nei dintorni della mezzanotte.
Nella foto Mariano Tedde
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