Luigi Coppola
25 marzo 2006
Ad Alghero la notte è jazz
Il piano di Giovanni Agostino Frassetto guida il quintetto di musicisti in sonate jazz accattivanti. Al giro di boa l’April Jazz 2006 al Poco Loco

ALGHERO – L’idea (compiuta in pieno) è quella di partire dai miti americani e non degli anni trenta e quaranta: rileggendoli, risuonandoli secondo chiavi jazz che non cristallizzino i brani, ma li rinnovino di volta in volta. Con il valore aggiunto di non recintare lo stereotipo jazz. Al contrario, mutare generi diversi musicali: dalla pop melody alle “sacre aree sinfoniche”, passando per la new wave, in sonate vivaci, assimilabili alle improvvisate pure del jazz. Ce lo conferma Giovanni Agostino Frassetto prima di scendere in pista nell’ultima serata introduttiva che al Poco Loco precede il tris di concerti della quinta edizione April Jazz 2006. Con Luca Lanza ai sax, Bachisio Ulgheri, chitarra elettrica, Salvatore Maltana al contrabbasso e Paolo Zuddas alla batteria, il pianista sassarese dà corpo all’Urgediger Jazz Quintet. La formazione riunisce consolidate realtà del panorama isolano, proponendo brani di compositori vari, italiani e stranieri, rivisitati in piacevoli arrangiamenti. Il primo pezzo avvicina la mezzanotte nei venti minuti di “Oops”, antologia canonica scritta da Massimo Tore. C’è lo spazio per tutti i musicisti: il contralto di Lanza, gli assoli d’Ulgheri, i drums di Zuddas: applausi ed i nottambuli aumentano.Gioca in casa (come quasi tutti i suoi compagni) Salvatore Maltana. Il contrabbassista algherese dà il meglio di se impressionando la platea. Lo stesso musicista sarà protagonista il prossimo 12 agosto nella diciannovesima edizione del Time in Jazz di Berchidda: uno straordinario quartetto di bassi con Furio Di Castri, Paolino Della Porta e Ares Tavolazzi. Confermata la sua presenza tra i docenti del Seminario estivo del Nuoro Jazz. Un’atmosfera da camera, molta immaginazione nel secondo brano in scaletta. “Cross & Delight”, una parodia tratta dalla Traviata di Giuseppe Verdi. Il risultato è pregevole: pensieri che fluttuano nel piano di Frassetto per un componimento che ricorda suoni new age. “Far Out” è una cover di Antonio Faraò. Il noto pianista milanese è arrangiato in articolate funky che esaltano le doti di Frassetto ed Ulgheri: applausi. Ancora pezzi forti. Maltana introduce “Spirit of Messengers” di Stefano Di Battista (sassofonista marito di Nicki Nicolai). Arrivano gli “stranieri”: “Ney Yor Minute” (Eagles), “Dream’s and nightmares”, “Thieves in the temple” (Prince) e “Seven Steps to Heaven” di Miles Davis. C’è un brano fatto in casa per questa formazione: “Neck Pain”, scritto da Salvatore Maltana. E’ passata via anche la prima ora del sabato: “Blues Walk” di Sonny Stitt chiude la notte brava di Urgediger. Nel sabato notte del Poco Loco, altro piatto forte in vista. Jeffrey Quartet (replica Zuddas alla batteria), propone un repertorio dei grandi classici del pop, rock e soul anni ’70. Fra gli autori, musiche degli Otis Redding e Led Zeppelin.
|