Il presidente della holding Marco Rigotti e gli ex ad Massimo Chieli, Giuseppe Gentile e Roberto Scaramella sono stati iscritti nel registro degli indagati come atto dovuto, in seguito alle perquisizioni di ieri effettuate dalla Guardia di Finanza
OLBIA – Il presidente della holding “Meridiana spa” Marco Rigotti ed i tre ex amministratori delegati Massimo Chieli (in servizio fino a metà 2011), Giuseppe Gentile e Roberto Scaramella (dimessosi pochi giorni fa
[LEGGI]) sono stati iscritti nel registro degli indagati come atto dovuto in seguito alle perquisizioni effettuate venerdì dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Cagliari
[LEGGI] nelle sedi della compagnia di Olbia, Roma e Somma Lombardo.
Il via alle operazioni è stato dato dal pm Domenico Fiordalisi, della Procura di Tempio Pausania, titolare dell'inchiesta sui rapporti tra “Meridiana” ed “Air Italy”
[LEGGI], affidata ai sostituti Elisabetta Atzori ed Angelo Beccu. Meridiana ha reso nota la propria posizione affidata ad un comunicato stampa inviato in serata.
«Meridiana fly, con riferimento a quanto riportato dalle agenzie di stampa in merito ad una apertura d’indagine disposta dalla Procura della Repubblica di Tempio Pausania che attiene alle modalità di utilizzo della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria aperta dall’azienda, dichiara di aver collaborato e di continuare a volere collaborare con le Autorità preposte alle indagini. In ordine ai rapporti tra Meridiana fly e Air Italy, oggetto delle indagini in corso e argomento di numerose sollecitazioni alle Istituzioni provenienti da alcuni dipendenti e sindacati, si fa presente, che analoghe verifiche sono già state effettuate dal Ministero del Lavoro e dal Tribunale di Tempio Pausania, Sezione Lavoro e che sempre hanno visto riconosciuta la correttezza dell’operato dell’azienda. Meridiana è fiduciosa che anche in questa occasione emergerà la correttezza del proprio comportamento».