Pierpaola Pisanu
20 maggio 2006
Sala gremita ma l´assessore "brucia" i pescatori di Alghero
Il popolo del mare di Alghero ha atteso inutilmente l’arrivo dell’assessore regionale all’Ambiente Tonino Dessì che ha comunicato la sua assenza tramite fax

ALGHERO - Il popolo del mare di Alghero ha atteso inutilmente l’arrivo dell’assessore regionale all’Ambiente Tonino Dessì che ha comunicato la sua assenza tramite fax. Gremito ieri sera il salone delle conferenze dell’ex seminario per l’incontro promosso dall’Associazione Imprese di pesca Banchina Millelire, e dai Consorzi Sant’Elmo e Mare Vivo. All’ordine del giorno le nuove disposizioni regionali in materia di pesca. Ma come era prevedibile il dibattito si è concentrato sulla recente delibera che mette severi paletti nella pesca del corallo. Mauro Manca, membro del comitato regionale pesca ha fortemente criticato il provvedimento che vieta il prelievo del corallo, rivolgendo un appello all’unità della categoria per contrastare decisioni penalizzanti per Alghero: «C’è l’esigenza di costituire un fronte compatto della marineria locale in sinergia anche con le altre, contro le decisioni calate dall’alto», ha detto Manca. Più ottimista invece Giovanni Delrio, portavoce degli operatori della piccola pesca: «Alghero non ha mai lasciato soli i suoi pescatori e anche questa volta la città sarà unita», ha detto ricordando la millenaria tradizione che lega Alghero alla pesca del corallo. Delrio ha poi spostato l’attenzione su altri dubbi che necessitano di chiarimenti dalla Regione. Come la regolamentazione dell’acquacoltura e maricoltura. Gli allevamenti ittici attirano i delfini, colpevoli di distruggere le reti dei pescatori. La preoccupazione della categoria aumenta nel sapere che è stato chiesto il potenziamento degli impianti già presenti nel golfo di Alghero e il trasferimento di altri da Bosa. Inoltre la marineria locale avrebbe voluto affrontare con il rappresentante regionale il discorso sulla delimitazione dei distretti di pesca. L’intenzione è quella di far coincidere i confini con quelli dell’area attualmente sotto la giurisdizione dell’autorità marittima.
Nella foto i pescatori algheresi nel gremito salone delle conferenze dell’ex seminario
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