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Sergio Ortu 23 maggio 2006
Spiagge fuori legge: Dessì dichiara guerra alle ruspe
«L’operazione di pulitura che svolgete sulle spiagge con metodi meccanici è contro la legge e gli organi municipali dovrebbero impedirlo. La Regione fino ad ora non è intervenuta ma ora lo farà»
Spiagge fuori legge: Dessì dichiara guerra alle ruspe

ALGHERO - «La posidonia lasciatela dove si deposita, cioè sulla spiagge. E’ ora di smetterla di fare “i fighetti” con le spiagge candide ma in sempre più rapido arretramento. Se vogliamo continuare ad avere i litorali sabbiosi dobbiamo lasciare le banquettes di posidonia dove sono». Questa la risposta secca e piuttosto ruvida fornita dall’assessore regionale alla difesa dell’Ambiente Tonino Dessì durante l’incontro sulla pesca all’assessore allo sviluppo economico Ninni Piccinelli. L’amministratore locale, intervenuto per portare i saluti dell’amministrazione comunale ha incentrato il suo discorso predendo spunto da un recente convegno nel quale si è dibattuto sulla Posidonia come rifiuto o risorsa. «La posidonia oceanica è una risorsa per i nostri litorali -ha detto l’assessore Picinelli- ma è anche vero che per ragioni turistiche economiche occorre rimuoverla. Ma è estremamente oneroso e scorretto dal punto di vista ambientale conferirla in discarica». L’assessore ha poi riferito della recente circolare ministeriale che fornisce la possibilità di stoccare momentaneamente i cumuli di posidonia in alcuni siti individuati preventivamente dalla Regione per poi riportarli sulla spiaggia d’inverno. Il delegato all’ambiente della Giunta Soru però è stato schietto: «Scordatevi che io possa dare tali disposizioni -ha tuonato Dessì- dovete lasciarla sulle spiagge oppure conferirla in discarica come prevede il decreto Ronchi. Ma se volete un consiglio lasciatela dov’è perché è li che deve stare se volete salve le vostre spiagge». Nessun compromesso dunque, secondo l’assessore regionale all’Ambiente, tra esigenze ambientali ed economico turistiche. Ma è chiaro che in questo modo bisognerebbe rivisitare tutte le riviste e i depliants patinati che raccontano di spiagge candide della Riviera del Corallo. La strada dunque è ancora lunga per individuare una soluzione al problema posidonia spiaggiata. E anzi l’assessore è stato ancora più schietto riferendo che: «L’operazione di pulitura che svolgete sulle spiagge con metodi meccanici è contro la legge e gli organi municipali dovrebbero impedirlo. La Regione fino ad ora non è intervenuta ma ora lo farà». A questo punto sarebbe utile una campagna d’informazione da parte del comune ai turisti che vengono ad Alghero informando che la Posidonia oceanica è un ottimo indicatore di buona salute del mare e dei litorali. La sua presenza dunque è benefica. Un operazione che probabilmente impedirebbe lamentele e per chi ha a cuore l’ambiente si dimostrerebbe più tollerante.

Nella foto d'archivio una ruspa impegnata nella pulizia del litorale algherese



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