Red
23 maggio 2006
Niente corallo, niente pane di Sanluri: provocazione di Idv
Italia dei Valori con una nota a firma dei consiglieri comunali Bassu e Cherchi critica il provvedimento regionale in materia di pesca del corallo

ALGHERO - «Chiediamo a Soru di abolire i panificatori che non producono il pane di Sanluri». E´ la sarcastica provocazione dei consiglieri comunali di Italia dei Valori, Tonio Bassu e Gianni Cherchi che in una nota contestano vivacemente le nuove disposizioni regionali. Bassu e Cherchi ricordano come la pesca di questo prodotto, che oggi annovera 15 dei 30 titolari di licenza in Sardegna, vanti ad Alghero una lunghissima tradizione risalente al 1372: «Dopo 634 anni il presidente della Giunta Regionale ha deciso con l’assenso dell’assessore alla Difesa dell’Ambiente Tonino Dessì, di eliminare per sempre la più caratteristica delle attività storico-culturali della Riviera del Corallo che direttamente od indirettamente crea un importante indotto artigianale, artistico e turistico che ha sempre caratterizzato e fatto apprezzare Alghero nel mondo». Secondo i due consiglieri di Italia dei Valori il Governatore Soru «ha decretato d’imperio, cogliendo tutti di sorpresa senza consultare gli interessati, di colpire una importante categoria di lavoratori che onestamente e faticosamente intendevano continuare a lavorare in un settore già ampiamente tutelato e ristretto nelle quantità e nel tempo di pesca». La nota di Cherchi e Bassu si chiude con l’invito sarcastico rivolto ai sardi di suggerire a Soru di tutelare il pane di Sanluri abolendo per decreto tutti gli altri panificatori della Sardegna che non lo producono. Oppure di «suggerire al presidente Soru altre e meravigliose cose da abolire o tutelare, per esempio il torrone di Tonara, il pane carasau, i biscotti di Fonni, la bottarga».
|