Manca il numero legale e il Presidente dichiara deserta la seduta odierna del Consiglio comunale di Alghero. Si trattava di una convocazione in prosecuzione dei lavori di martedì. Prossima seduta il 19 febbraio col consiglio aperto sull'aeroporto alla presenza dell'assessore Deiana
ALGHERO - Manca il numero legale e salta la seduta odierna (giovedì) del Consiglio comunale ad Alghero. Alcune assenze programmate e previste a cui si sono aggiunte defezioni dell'ultimo momento, non hanno garantito il numero minimo di 13 consiglieri previsti dal regolamento, col presidente dell'assemblea che riconvocherà a domicilio l'adunanza.
Presenti in via Columbano, oltre al sindaco Mario Bruno e al presidente Matteo Tedde, i consiglieri Giampietro Moro, Giuseppe Fadda, Mario Nonne, Giusy Piccone, Elisabetta Boglioli, Alberto Bamonti, Alessandro Nasone e Linda Oggiano. Al momento dell'appello presenti pochi altri membri dell'opposizione - Pais, Piras e Pirisi Maurizio - che hanno preferito uscire dall'aula e dichiarare deserta la seduta.
Un fatto questo che non piace a Forza Italia e Nuovo Centro destra che in una nota sottolineano quello che definiscono «un andazzo non più tollerabile e che evidenzia l’immaturità e menefreghismo palese della maggioranza che con ripetuta regolarità non è presente ad un ora ed un quarto dalla prima convocazione». «E’ evidente - sottolineano i due gruppi di opposizione - che tale mancanza di responsabilità, ormai cronica e patologica, non possa più trovare sostegno da parte dell’opposizione non più disponibile ad assecondare atteggiamenti lassisti ed irresponsabili di una maggioranza indifferente anche alle parole di biasimo da parte del Sindaco e del Presidente del Consiglio, i cui richiami sono finora caduti nel vuoto».
«La stessa situazione si ripete anche nelle Commissioni consiliari in cui solo i numeri dell’opposizione garantiscono lo svolgimento regolare dei lavori» conclude la nota a firma Forza Italia e Ncd, che suggeriscono ai consiglieri di maggioranza «di presentare le dimissioni immediate per manifesta incapacità a svolgere un ruolo pubblico di fondamentale importanza, quale quello di Consigliere comunale, soprattutto in un momento storico di grande difficoltà sociale in cui le Istituzioni pubbliche dovrebbero dare esempio di probità e responsabilità».
CONSIGLI COMUNALI 2014-2015