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Antonio Sini 6 giugno 2006
A Punta Negra una concessione demaniale "elastica"
La spiaggia misura 3000 mq, la concessione all’albergo è di 700 mq, ma una recente delimitazione provoca troppi mugugni. Il C.d.Q chiederà una verifica?
A Punta Negra una concessione demaniale

ALGHERO - Punta Negra ha una spiaggia di 3000 mq, l’albergo omonimo ha una concessione demaniale di 700 mq, da adibire a servizio per la clientela privata della struttura ricettiva. Si stanno effettuando lavori di contenimento delle scarpate e mare, una parte, quasi 20 metri verso la scogliera a sinistra, è conclusa, l’altra è in fase di ultimazione. A lavori finiti la spiaggia subirà una modifica, ci guadagnerà in profondità, poiché il lavoro di contenimento ha “limato” la scarpata. Il mugugno dei frequentatori abituali della spiaggia di Fertilia riguarda la chiusura, da parte dell’albergo, della parte in concessione. Dal sito internet del Comune di Alghero si prende atto che la spiaggia si estende 3000 mq, e la concessione demaniale è di 700 mq. La spiaggia dovrebbe essere ripartita nel rapporto 1 a 4, ma a ben vedere oggi, e la foto è eloquente, i residenti nella borgata, e tutti i frequentatori di Punta Negra, non hanno a disposizione tre quarti della spiaggia, ma a malapena la metà. Alcuni consiglieri del Comitato di Quartiere della Borgata sono stati investiti del problema, e di sicuro oggi (martedì) giorno di riunione, se ne parlerà nell’assemblea. Si deve cercare di dialogare con la proprietà dell’albergo, che non può rimanere insensibile a un problema che se oggi può sembrare marginale, poiché siamo in bassa stagione turistica, fra qualche settimana salirà alla ribalta provocando reazioni comprensibili. Non dimentichiamo che nella spiaggia della vecchia cava, da qualche anno trovano ospitalità anche i turisti che alloggiano nell’ostello della Gioventù de l’Alguer. Inutile dire che la spiaggia pubblica merita attenzione quanto quella a destinazione privata. La proprietà dell’albergo rimuove (anche con troppa meticolosità) la Posidonia da tutta la spiaggia, ma la fase successiva è gestita dal Comune di Alghero, che paga fior di euro per portare via un vegetale che viene considerato erroneamente un rifiuto. Si trovi un punto d’incontro, si concili l’esigenza del privato con il diritto della collettività di godere di un bene, patrimonio pubblico, ma non ci sia prevaricazione. Oggi a ben vedere la delimitazione con tanto di paletti bianchi e canapone, balza all’occhio anche del più distratto dei bagnanti, la vecchia cava è quasi annessa all’albergo in misura sproporzionata, è opportuno rivedere la concessione, rimisurare 700 mq di concessione alla luce dello spazio attuale, perché se la spiaggia cresce, per il naturale gioco di correnti, la concessione non deve “debordare”, questo capita in assenza di controlli e verifiche dell’ente Comunale e della capitaneria di porto, territorialmente competente.

Nella foto Punta Negra come appare oggi



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